Mascherine FFP2 e smart working: nuove regole da oggi nei posti di lavoro. Ecco cosa cambia

Approvato il nuovo Protocollo sulle misure anti-Covid negli ambienti di lavoro, che prevede la raccomandazione dell'uso delle mascherine FFP2 in alcuni casi: tutte le novità in vigore da oggi

Il Covid-19 è tornato a galoppare tanto che si sono registrati 55 mila casi al giorno dal 22 al 28 giugno, secondo i dati raccolti dalla Fondazione Gimbe, con una conseguente situazione di appesantimento per le strutture sanitarie. Il confronto avvenuto tra il ministero del Lavoro, della Salute, dello Sviluppo Economico con INAIL e parti sociali ha portato a un nuovo protocollo in materia di contrasto e contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro.

Il Protocollo siglato: le novità per i lavoratori 

Col nuovo protocollo, cade l’obbligo generale dell’uso delle mascherine, ma la mascherina filtrante FFP2, individuata come efficace strumento di prevenzione, viene raccomandata negli ambienti di lavoro al chiuso e condivisi da più lavoratori, per quelli aperti al pubblico e ovunque non sia possibile garantire il mantenimento delle distanze di un metro tra le persone per specifiche attività.

La disponibilità di questo dispositivo deve essere assicurata dal datore di lavoro. Inoltre, su indicazione del medico o del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, è possibile individuare:

particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (FFP2), che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili.

Queste misure si sono rese necessarie per garantire e mantenere la salubrità degli ambienti condivisi e delle attività lavorative, a tutela sia dei lavoratori che del pubblico che accede a uffici o altre strutture per dei servizi.

Nel protocollo vengono anche offerte indicazioni in merito di pulizia e sanificazione degli ambienti, del ricambio d’aria, delle precauzioni igieniche necessarie e la gestione del personale.

Infine, viene raccomandato lo smart working per i lavoratori fragili, maggiormente esposti ai rischi derivanti dal Covid-19. Il lavoro agile viene descritto come uno strumento utile per prevenire la diffusione dei contagi.

I dati del contagio

Il monitoraggio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità nel periodo dal 13 giugno al 19 giugno mostra un’incidenza in crescita e pari a 391 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente che era di 251 per 100.000 abitanti. La fascia d’età più colpita è quella tra i 30 e i 39 anni. Anche il tasso delle ospedalizzazioni è in aumento: i ricoveri in terapia intensiva sono passati da 183 del 14 giugno a 206 in sette giorni con un aumento relativo del 12,6%. Nessuna Regione è classificata a rischio basso.

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Fonte: Ministero del lavoro

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