Dalla prossima settimana scatterà la zona rossa per la Valle d'Aosta e la Toscana, mentre il Lazio potrà passare in fascia arancione dal prossimo martedì. In bilico la Calabria, che rischia la zona rossa.
Dalla prossima settimana scatterà la zona rossa per la Valle d’Aosta, la Toscana e la Calabria, Regioni in cui si è registrata una risalita dei contagi, mentre il Lazio potrà passare in fascia arancione da martedì 30 marzo. Sono questi i cambi di colore previsti nei prossimi giorni. A stabilire i vari passaggi da una fascia e l’altra è il monitoraggio settimanale sull’andamento della pandemia in Italia.
“L’Rt è sceso a 1,08, ma rimane comunque sopra uno e ciò significa che comunque il virus tende ad espandersi” – ha spiegato il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro. Occorre mantenere misure rigorose, la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e la mobilità”.
Per la Valle d’Aosta il lockdown scatterà già da domani sulla base di un’ordinanza regionale. Sarà vietato, quindi, spostarsi tra i comuni, tranne per motivi di lavoro, salute o altre urgenze.
Conferenza stampa del 26 marzo sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale COVID-19.��
?Diretta della conferenza stampa del 26 marzo sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale Covid-19 della Cabina di Regia, con il Presidente dell’[TAG]Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, e il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza
Posted by Ministero della Salute on Friday, March 26, 2021
Indice
La nuova mappa dell’Italia
Area rossa:
- Toscana
- Valle d’Aosta
- Marche
- Piemonte
- Campania
- Calabria
- Lombardia
- Emilia-Romagna
- Friuli-Venezia Giulia
- Veneto
- Puglia
- Provincia autonoma di Trento
Area arancione:
- Sardegna
- Molise
- Sicilia
- Liguria
- Umbria
- Basilicata
- Abruzzo
- Provincia autonoma di Bolzano
Per quanto riguarda le festività pasquali, invece, tutta l’Italia sarà in lockdown nel periodo compreso tra il 3 e il 5 aprile, come previsto dall’ultimo Decreto.
Fonte: Ministero della Salute
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