Dal 6 agosto il Green pass sarà obbligatorio per sedersi nei ristoranti e nei bar al chiuso e in altri casi, ma non per tutti. Dall'obbligo sono esenti i bimbi sotto i 12 anni

@scaliger/123rf
Il Governo Draghi ha deciso sulla certificazione verde. Ieri è stato approvato il decreto che rende il Green pass obbligatorio su tutto il territorio italiano in alcune circostanze. Dal 6 agosto la certificazione sarà richiesta per sedersi ai tavoli di bar e ristoranti al chiuso e partecipare ad eventi sportivi e spettacoli, cinema, palestre, piscine, fiere, congressi, centri termali e parchi divertimento.
Ma non sarà necessario per tutti. Il decreto, infatti, non prevede alcun obbligo per i bambini al di sotto dei 12 anni, che potranno entrare liberamente nelle strutture al chiuso senza aver ricevuto quindi il vaccino, aver effettuato il tampone entro le 48 ore o essere guariti dal Covid nei 6 mesi precedenti.
Va sdetto però che i bambini potrebbero comunque averlo, anche se in base alla fascia d’età: fino a 2 anni non è possibile richiederlo, tra i 2 e i 5 invece si può fare richiesta (senza dover effettuare test o tamponi) in caso di un viaggio all’estero mentre tra i 6 e gli 11 anni è possibile riceverlo dopo la guarigione da Covid.
Leggi anche: Green pass: come richiederlo, quando serve e privacy. Tutto quello che devi sapere
Per tutti gli altri soggetti al di sopra dei 12 anni sarà obbligatorio esibire la certificazione verde in diverse circostanze.
Come si legge nella nota diramata da Palazzo Chigi, “questa documentazione sarà richiesta poter svolgere o accedere alle seguenti attività o ambiti a partire dall’6 agosto prossimo: servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; Centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione; Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; Concorsi pubblici”.
Leggi anche: