Coronavirus: la Cina vieta il consumo e il commercio degli animali selvatici

Pechino ha approvato una proposta per vietare il commercio e il consumo di tutti gli animali selvatici a seguito dell'emergenza Coronavirus.

Pechino ha approvato una proposta per vietare il commercio e il consumo di tutti gli animali selvatici a seguito dell’emergenza Coronavirus. Già nei giorni scorsi, alcune municipalità avevano posto dei divieti, adesso arriva una vera e propria legge.

Il comitato legislativo cinese ha preso la sua decisione: divieto assoluto di commercio e consumo di animali selvatici, una pratica ritenuta in parte responsabile dello scoppio del coronavirus nel paese. Ne avevamo già parlato, i cinesi mangiano pangolini, pipistrelli e serpenti. Proprio i pipistrelli sarebbero portatori del virus, che al momento ha infettato più di 80mila persone. I ricercatori hanno infatti scoperto che il 2019-nCov riscontrato nei pipistrelli ha in comune il 96% del codice genetico del virus che infetta l’uomo. Per questo è scattato il divieto ‘urgente’ e da subito applicabile.

Come dicevamo già a Tianjin, nella Cina settentrionale, era stato introdotto il divieto di mangiare animali selvatici che spesso vengono proprio dal mercato illegale, un giro d’affari molto fiorente. Durante il Congresso del Popolo di Tianjin, i membri hanno preso la loro decisione: stop al commercio e consumo di animali selvatici e loro derivati: ciò significa stop alla caccia, vendita, acquisto, trasporto e spedizione.

Pangolini, serpenti, pipistrelli e tutti gli altri devono sparire dai ristoranti e dallo street food. Chi trasgredirà riceverò importanti sanzioni, multe e la revoca della licenza commerciale. Secondo la decisione, il divieto favorirebbe anche il blocco di una possibile fonte di infezione epidemica. Identificare l’animale vettore non servirà probabilmente a contenere questo focolaio, ma potrebbe rivelarsi vitale per prevenire future riacutizzazioni.

Fonte: Weibo.com

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Giornalista professionista, laureata in Scienze Politiche con master in Comunicazione politica, per Greenme si occupa principalmente di tematiche sociali e diritti degli animali.
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