Coronavirus, a rischio le coltivazioni italiane: non ci sono lavoratori, frutta e verdura marciscono nei campi

Con il coronavirus è emergenza manodopera in agricoltura. Tra lavoratori in lockdown e stranieri rientrati nei paesi d'origine, nelle campagne manca forza lavoro.

Con il coronavirus è emergenza manodopera in agricoltura. Tra lavoratori in lockdown e stranieri rientrati nei paesi d’origine, nelle campagne manca forza lavoro. Per la Coldiretti il 40% dei raccolti resterà nei campi.

Le norme anti-contagio bloccano anche il settore agricoltura e molte colture sono a rischio. In Calabria la stagione è finita, i braccianti però non possono spostarsi in Puglia, Campania, in Umbria e altre zone del Nord Italia.

“La raccolta di frutta e verdura di stagione sta per iniziare, e da qualche parte è già in corso, quindi occorrono misure urgenti per reclutare 250mila lavoratori in grado di garantire l’approvvigionamento di cibo fresco sugli scaffali dei supermercati”, spiega la Cia-Agricoltori Italiani in una nota stampa.

Come sappiamo, le misure restrittive impongono la quarantena domestica a chiunque non sia un lavoratore con Partita Iva o un dipendente. C’è poi un altro problema, molti lavoratori vengono dalla Romania.

Per questo secondo la Cia è necessario regolarizzare gli immigrati che ogni anno sono fondamentali nel periodo della raccolti, introdurre agili strumenti, come i voucher, per azzerare la burocrazia e assumere studenti, disoccupati e cassaintegrati; creare una green line con i Paesi dell’Est Europa, sulla scia delle raccomandazioni dell’Ue, per favorire il trasferimento dei lavoratori.

Dall’altro lato, per combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura la Coldiretti ha creato la banca dati “Jobincountry”. Una piattaforma di intermediazione della manodopera autorizzata dal Ministero del Lavoro che offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale on line e poi sul campo. Si pone infatti l’obiettivo di mettere in contatto nei singoli territori i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità.

Per maggiori informazioni clicca qui

Fonti: Cia/Coldiretti

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