Bonus “donne in campo”, requisiti e come richiedere l’incentivo per le imprenditrici agricole

Con la legge di bilancio 2020 è stato approvato il bonus donne in campo che permette alle imprenditrici agricole di accedere a mutui fino a 300mila euro

Tra i vari “bonus” approvati dal Governo c’è anche “donne in campo”, un’opportunità per tutte le imprenditrici agricole che, dopo il lockdown, si sono trovate in gravi difficoltà economiche ma anche per tutte le donne che intendono investire per la prima volta nella terra.

Il bonus prevede, grazie ad un fondo rotativo da 15 milioni (questa la dotazione finanziaria iniziale per il 2020), la possibilità per le imprenditrici agricole di richiedere mutui a tasso zero, fino a 300 mila euro.

Un modo concreto per sostenere ed incentivare la presenza delle donne in questo settore che, tra l’altro, resta uno dei comparti con la percentuale maggiore di occupazione femminile.

Dopo il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni al decreto ministeriale che dà attuazione alla misura, prevista dalla legge di Bilancio 2020, c’è piena soddisfazione per il contributo definito “una boccata d’ossigeno” per le donne imprenditrici agricole da Pina Terenzi, presidente nazionale di Donne in Campo, associazione al femminile che fa parte di Cia-Agricoltori Italiani:

“Siamo pronte a impegnarci in un nuovo rilancio dell’imprenditoria femminile agricola. Il bonus, infatti, rappresenta una boccata d’ossigeno essenziale per le oltre 200.000 aziende agricole nazionali guidate da donne e messe in difficoltà dal lockdown, nonché un’occasione per favorirne di nuove. (…) un incoraggiamento, oggi più che mai necessario”.

Anche Giuseppe L’Abbate, sottosegretario alle politiche agricole ha sottolineato l’importanza di questo “bonus” soprattutto considerando il periodo critico che sta vivendo l’economia italiana:

“Si tratta di un importante provvedimento per sostenere le oltre 200mila aziende agricole al femminile, attive oggi in Italia e per incentivarne di nuove. Una misura che assume ancor più rilevanza alla luce dell’attuale situazione emergenziale causata dal Covid-19. Nei momenti più critici della pandemia, le imprese agricole hanno compiuto sforzi rilevanti: ora è importante guardare al futuro per programmare il loro rilancio. Facendo leva sull’accesso al credito, le donne potranno svolgere un ruolo sicuramente decisivo per raggiungere questi obiettivi”.

Chi può usufruire del mutuo e come richiederlo

Ai mutui a tasso zero, fino a 300mila euro da restituire in un minimo di 5 anni e un massimo di 15 (comprensivi del periodo di preammortamento), possono accedere:

  • le donne con qualifica di imprenditore agricolo o coltivatore diretto
  • società composte al femminile per più della metà dei soci e delle quote di partecipazione

I finanziamenti andranno a coprire fino al 95% delle spese ritenute ammissibili, ovvero quelle per:

  • migliorare il rendimento dell’azienda e favorire una maggiore sostenibilità (attraverso la riduzione dei costi di produzione o la riconversione delle attività agricole).
  • migliorare le condizioni agronomiche e ambientali
  • migliorare igiene e benessere animale
  • realizzare infrastrutture utili allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’azienda

Grazie al mutuo sarà anche possibile finanziare l’acquisto di terreni, ma solo per un 10% sul totale dell’investimento.

Possono richiedere il mutuo a tasso 0, non solo le donne che già lavorano nel settore agricolo ma anche le nuove imprenditrici. Un sostegno importante, dunque, per favorire la nascita di altre aziende al femminile.

Le richieste e l’erogazione del fondo per le imprenditrici e le aziende agricole che soddisfano i requisiti saranno gestite da Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare del Ministero delle Politiche Agricole.

Il bonus prevede la possibilità di accettare fideiussioni anche da parte di enti assicurativi e non solo bancari.

Fonti: Politiche agricole / Donne in Campo CIA / Agrinotizie

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