Tesla Roadster 2.5: la prova su strada per le vie di Milano

Milano ospita un nuovo gioiello. L’11 febbraio è stato inaugurato il primo show room di Tesla Motor, nuovissima Casa automobilistica produttrice della prima auto sportiva completamente elettrica. E che auto! Noi abbiamo avuto il privilegio di provarla per le strade milanesi ed ecco il nostro racconto.

Milano ospita un nuovo gioiello. L’11 febbraio è stato inaugurato il primo show room di Tesla Motor, nuovissima Casa automobilistica produttrice della prima auto sportiva completamente elettrica. E che auto! Noi abbiamo avuto il privilegio di provarla per le strade milanesi ed ecco il nostro racconto.

La location milanese, in via Borgogna, proprio nel cuore delle più belle vie del centro cittadino, rimanda subito ad un’idea di esclusività e lusso. Milano è la capitale della moda, della ricercatezza e dell’attenzione al dettaglio prezioso. Tesla, con le sue magnifiche auto sportive, si inserisce perfettamente in questo contesto, introducendo, però, anche l’attenzione all’ambiente.

Stiamo parlando, infatti, di motori elettrici, in grado di recuperare energia anche durante le frenate, aumentando così l’autonomia, già considerevole e il piacere di girare in città.

L’idea di esporre queste preziose (si parla di poco meno di 100.000 euro di costo) automobili nel centro della città, a portata di mano di tutti, è venuta a George Blankenship, stratega illustre dall’aria dolce, che ha già aiutato Apple e Gap a raggiungere successi impensati.

Venerdì 11 febbraio, dunque, Tesla motor ha presentato il suo diciasettesimo show room e dato la possibilità di toccare con mano (anzi con piede) alla stampa la sua Tesla Roadster.

Provare un’auto del genere non è un’esperienza: è un autentico privilegio. La linea è sportiva, decisamente accattivante, l’interno lussuoso in ogni dettaglio. Ho avuto la possibilità di vedere da vicino e guidare questa meraviglia di tecnologia e rispetto ambientale.

Tesla_Roadster_Fiammetta

Una volta entrata nell’abitacolo, chiedo al mio affascinante accompagnatore (qui è tutto bello, anche gli amministratori delegati) se devo accendere l’auto. “È già accesa” , mi risponde con un accento francese très chic. Già, perché l’incredibile novità di quest’auto è il motore elettrico.

I dati sono semplici e sbalorditivi: 340 km di autonomia con una carica. Niente benzina, niente motore a scoppio, nessun rumore, nessuna emissione di combustibile bruciato. Così si presenta Tesla, una vera e propria auto per il futuro.

Il traffico di Milano mi impedisce di fare manovre azzardate. Ma appena vedo un rettilineo libero, provo ad accelerare. In tre secondi ho raggiunto quasi i 100 km orari, oltre ad una sensazione di incredibile potenza.

L’auto è davvero silenziosa. Peccato che attorno ci siano la colonna sonora e il corredo tipici di una strada del centro: accelerate, rombi del motore, clacson, smog a non finire. Provo ad immaginare un futuro senza tutto questo, una strada piena di rispettosissime auto ecologiche, belle da vedere ed ancor più belle da sentire.

Mi immergo in questa visione alternativa della realtà, dove un “pieno” costa 4 euro e tante malattie in meno. Facendo due conti, anche fatti male, il risparmio è assolutamente tangibile. Soprattutto per la ricaduta ambientale e sociale.

A Milano, dove ormai lo smog è diventato cittadino onorario, con tanto di chiavi della città, pensare di avere un alto numero di auto a zero emissioni potrebbe cambiare e migliorare la qualità di vita. L’ideale, ovviamente, sarebbe avere la possibilità di ricaricare l’auto grazie ai pannelli fotovoltaici montati sul tetto. Questo abbatterebbe in modo significativo le emissioni di sostanze dannose per l’uomo.

Quella che Tesla propone, in fondo, è una concezione di vita diversa, orientata al lusso, sì, ma anche al benessere reale del singolo e della società.

Certo, siamo in Italia, la patria del fracasso, il paese dello spreco e delle curiose norme ambientali, per cui se, per esempio, si supera la quantità massima di pm10 presente nell’aria, si alza la soglia del pm10 assorbibile dal corpo.

Un ulteriore aspetto su cui soffermarsi è che, a parte l’indiscutibile bellezza del modello sportivo, la concezione di un auto elettrica che non sia un auto da “alternativi”, ma che sia un bene di lusso, è davvero rivoluzionaria.

Introdurre anche in un mercato come quello italiano, estremamente attento alla qualità di un auto, una vettura che rispetti l’ambiente senza perdere in performance è un’iniziativa da premiare in tutti i modi possibili.

Cosa già accaduta, peraltro, al geniale progettista di Tesla, Elon Musk. Questo signore, oltre ad aver progettato il motore elettrico sportivo, è l’inventore del sistema di pagamento Pay pal e di altri futuristici ritrovati, come sistemi per satelliti e pannelli fotovoltaici.

Elon_Musk

Quando parla dell’ambiente, Mr. Musk, uomo dal volto pulito come le sue invenzioni, si accende di entusiasmo. È chiaro, per lui, che il concetto di auto elettrica è destinato a diventare il nostro futuro, reale e tangibile quanto la presenza del cellulare nelle nostre vite.

Insomma, c’è poco da argomentare. L’auto è favolosa, si ricarica con l’apposita colonnina in 4 ore, o anche con la corrente di casa. In questo caso ci vogliono una decina di ore.

È esclusiva e rende i possessori ancora più esclusivi, perché attenti all’ambiente e all’inquinamento acustico.

Se ne avete la possibilità, soprattutto economica, pensateci. Per voi, ma anche per tutti quelli che non saranno più costretti a respirare il vostro smog.

Fiammetta Scharf

Leggi l’approfondimento sulla Tesla Roadster su GreenBiz.it

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