Ecco cosa succede quando il trasporto pubblico è gratis

Da Tallin, in Estonia, al Lussemburgo fino agli Usa. Sono sempre di più le città che stanno rendendo gratis i trasporti pubblici

Viaggiare in città, spostarsi senza spendere niente. Una nuova mossa, adottata in varie città del mondo, sta dando buoni, anzi ottimi frutti. Un toccasana per l’ambiente e anche il portafogli e la qualità di vita dei cittadini.

Sono sempre di più le città che stanno rivoluzionando gli spostamenti privati rendendo autobus e treni gratuiti per i residenti. L’obiettivo è quello di favorire l’uguaglianza e combattere l’inquinamento.

In Europa, tra gli esempi virtuosi troviamo l’Estonia, che è stata il primo paese al mondo a rendere del tutto gratuiti i mezzi pubblici dal 1° luglio 2018. La decisione di rendere gratis i trasporti pubblici fa parte di un piano ambizioso già in atto nella capitale, Tallinn, dove il trasporto pubblico è gratis dal 2013.

A seguire l’esempio estone è stato anche il Lussemburgo che dalla scorsa estate ha fatto un bel regalo ai residenti: trasporti gratuiti su bus, treni e tram.

Molte altre città del mondo, in Francia, in Polonia ma anche negli Stati Uniti stanno adottando questa soluzione per liberare le strade dal traffico, dall’inquinamento e per garantire uno stile di vita più sano e aria più pulita ai cittadini.

Negli Usa in questi giorni varie città stanno valutando se testare e introdurre il nuovo sistema a tariffa zero. Tra queste troviamo Worcester, nel Massachusetts, dove i leader della città hanno in programma di esaminare se il sistema di autobus gratuito potrà funzionare nella comunità. Nel 2017 l’autorità regionale dei trasporti aveva addirittura aumentato le tariffe locali, da $ 1,50 a corsa a $ 1,75. I cittadini protestarono visto che all’incremento dei biglietti non era stato associato un miglioramento dei servizi. Così, l’ufficio di ricerca regionale di Worcester, un think tank locale, propose un’idea in controtendenza rispetto alle recenti decisioni prese: eliminare del tutto le tariffe e garantire ai cittadini di raggiungere ogni parte della città, dalle scuole alle università, dai medici alle zone commerciali facendo affidamento sugli autobus.

Vi è già riuscita a gennaio Olympia, nello stato di Washington. Poco lontano da Worcester si trova Lawrence, nel Massachusetts, dove è stato utilizzato un avanzo di bilancio comunale per effettuare un test temporaneo e rendere gratuito il servizio di autobus per qualche mese. La popolazione ha gradito e il numero di persone che ha usato i mezzi pubblici è aumentato del 20%.

Perché azzerare i costi del biglietto

Una domanda lecita da porsi visto che vengono a mancare nelle casse gli introiti derivanti dalle vendite dei biglietti. Le città o gli stati europei che hanno scelto di fare questo passo importante e rivoluzionario sono partite da un presupposto: la mobilità è un diritto umano e questa mossa potrebbe essere un passo necessario verso un mondo in cui tutti hanno pari accesso a posti di lavoro, ai servizi e alle attività ricreative.

Senza contare che le corse gratuite potrebbero rivelarsi un potente strumento contro i cambiamenti climatici ( e i relativi costi) riducendo il numero di auto private in circolazione. Negli Stati Uniti, secondo i dati del governo, i trasporti sono responsabili del 29% delle emissioni di gas a effetto serra, con automobili e camion che ne emettono il 59%.

“C’è una catastrofe climatica in corso proprio sotto ai nostri occhi”, ha detto il consigliere comunale di Seattle Kshama Sawant, che ha proposto un sistema di trasporto gratuito anche per la propria città. In questo caso, le entrate perse potrebbero essere coperte dalla tassazione delle grandi imprese inquinanti.

Un modello che potrebbe essere utilizzato in tutto il mondo, favorendo una rivoluzione verde che farebbe bene all’ambiente e alla nostra salute.

Fonti di riferimento: Nbcboston, Huffpost

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