L’India metterà al bando buste, piatti, bicchieri, bottigliette e cannucce di plastica per il compleanno di Gandhi

Una svolta importante contro l’uso di plastica monouso arriva anche dall’India dove, in occasione del compleanno di Gandhi, il paese metterà al bando 6 diversi prodotti realizzati in plastica monouso.

Una svolta importante contro l’uso di plastica monouso arriva anche dall‘India dove, in occasione del compleanno di Gandhi, il paese metterà al bando 6 diversi prodotti realizzati in plastica monouso.

In India è ancora molto sentito il compleanno di Gandhi, leader del movimento per la libertà e l’indipendenza di questo paese, nato il 2 ottobre 1869. Proprio nella prossima e ormai vicina ricorrenza, i funzionari hanno deciso di lanciare una nuova legge a livello nazionale che vieterà l’uso di sacchetti di plastica, bicchieri, piatti, cannucce, bottiglie e alcuni tipi bustine (come quelle per le salse), realizzati con questo materiale fortemente inquinante.

Il divieto riguarderà non solo l’utilizzo all’interno del paese ma anche la possibilità di produrre e  importare tali prodotti in plastica. Questo servirà ad eliminare le materie plastiche monouso da città e villaggi indiani, luoghi tra i più inquinati al mondo.

La situazione dell’inquinamento da plastica in India è particolarmente pesante in quanto questo paese è privo di un sistema organizzato per la gestione di tali rifiuti che porta, come diretta conseguenza, quella di avere plastica abbandonata praticamente in tutte le città e i villaggi.

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Il primo ministro indiano, Narendra Modi, sta lavorando sull’impegno preso di eliminare le materie plastiche entro il 2022 e questo divieto sarà il primo grande passo per liberare il paese dalla plastica monouso (alcuni stati indiani hanno in realtà già bandito quantomeno le borse in politene).

E’ stato stimato che il nuovo provvedimento consentirà di ridurre il consumo annuale di plastica dell’India di una percentuale che va dal 5 al 10% su un totale di circa 14 milioni di tonnellate di plastica che questo paese consuma annualmente.

Le sanzioni per chi non si attiene al divieto probabilmente avranno effetto dopo un periodo iniziale di sei mesi in modo tale da consentire a tutti di trovare e adottare alternative.

Il governo chiederà poi alle aziende di e-commerce di ridurre gli imballaggi in plastica, agire in questo settore è di fondamentale importanza dato che rappresenta quasi il 40% sul totale annuo di plastica utilizzato nel paese. Si punterà sull’uso di materiali alternativi o, quantomeno, su tipologie di plastica riciclabile.

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Francesca Biagioli
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