Euromobility 2012: Torino mantiene il primato per la mobilita’ sostenibile

Euromobility 2012. E’ Torino la città più attenta alla mobilità sostenibile. E’ quanto emerge dal sesto rapporto presentato in merito da parte di Euromobility, dal titolo “Osservatorio sulla mobilità sostenibile in Italia. Indagine sulle principali 50 città, edizione 2012”. Torino è seguita da Brescia, al secondo posto e da Parma, in terza posizione.

È Torino la città più attenta alla mobilità sostenibile. È quanto emerge dal sesto rapporto presentato in merito da parte di Euromobility, dal titolo “Osservatorio sulla mobilità sostenibile in Italia. Indagine sulle principali 50 città, edizione 2012”. Torino è seguita da Brescia, al secondo posto e da Parma, in terza posizione.

Milano è al quarto posto, mentre Bologna si trova al quinto. Roma si è posizionata invece soltanto al ventesimo posto, immediatamente seguita da Napoli. Per la prima volta rientrano nella top ten le città di Ancona e di Prato. Catanzaro e Reggio Calabria sono state ritenute tra le città meno sostenibili dal punto di vista della mobilità.

Torino ha potuto mantenere il proprio primato, così come era avvenuto lo scorso anno, aggiudicandosi in questo modo il titolo di città più eco-mobile d’Italia. Ciò è potuto avvenire grazie al buon servizio offerto dal trasporto pubblico e alla presenza di offerte per il bike-sharing e per il car-sharing, che sono state giudicate le più apprezzate nella penisola.

Nel capoluogo di regione piemontese, inoltre, è stato registrato il più basso tasso di mortalità lungo le strade e la maggior quota di automobili ad impatto ambientale contenuto. Al sesto posto si è posizionata la città di Bergamo, seguita da Venezia al settimo posto e da Modena, in nona posizione, mentre l’ottavo posto è occupato da Prato. La top ten è chiusa da Ancona.

Il rapporto in base al quale la classifica è stata stilata è stato elaborato da Euromobility con il contributo di Bicincittà e FIT Consulting e con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare. Esso ha preso in considerazione diversi aspetti legati alla mobilità cittadina, tra cui troviamo l’indice di mortalità stradale, il numero di incidenti, la disponibilità di parcheggi e di servizi di bike sharing e car sharing, le iniziative volte a favorire e incentivare la mobilità sostenibile e il numero di auto di nuova generazione o alimentate con combustibili alternativi alla benzina.

mobilita sostenibile italia

Si è inoltre tenuto conto della presenza di piste ciclabili, di zone a traffico limitato e di aree pedonali, oltre che dell’effettiva offerta di mezzi di locomozione prevista dal trasporto pubblico. Dall’insieme di tali aspetti è stato valutato lo stato di salute delle città dal punto di vista della mobilità sostenibile.

piste ciclabili euromobility

piste ciclabili euromobility

Torino, Milano e Brescia hanno dimostrato di credere sempre di più nel car-sharing, mentre la maggior offerta relativa al trasporto pubblico è presente a Milano e a Cagliari. In generale, le città italiane sono più attente a car-sharing e bike-sharing, segno che un miglioramento è possibile.

Attraverso il rapporto 20120 il presidente di Euromobility, Riccardo Canesi, ha colto l’occasione per sollecitare le amministrazioni “ad un maggiore impegno sul piano culturale e a dimostrare più coraggio e determinazione nelle scelte, per far sì che la bicicletta possa davvero diventare uno strumento sempre più diffuso e un mezzo scelto quotidianamente da un maggior numero di cittadini per muoversi in città”.

Consulta qui la presentazione del rapporto Euromobility, edizione 2012.

Marta Albè

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