Si chiama Dreamliner, metà della sua struttura è costruita con materiali innovativi e sostenibili e consuma il 20% in meno di un normale aereo: è un Boeing rivoluzionario, a basso impatto ambientale, destinato a segnare una nuova era per l’aviazione commerciale.
L’aereo green – il primo esemplare del jet B-787 Dreamliner – verrà presentato oggi nella località di Everett, vicino a Seattle, nel nord-ovest degli Stati Uniti, dove sarà consegnato ufficialmente alla compagnia giapponese Ana; e dagli Usa volerà direttamente a Tokyo.
Ma quali sono le differenza tra Dreamliner e gli aerei tradizionali della stessa classe?
Il super aereo green ha tagliato del 20% il consumo di cherosene, del 20% le emissioni dei gas serra, del 30% per cento le spese di manutenzione della fusoliera e del 60% per cento il grado di inquinamento acustico. Ma non è tutto, perché per la prima volta nella storia delle compagnie aeree, la fusoliera è stata interamente realizzata in fibra di carbonio, mentre il 50% dell’intero velivolo è realizzato in materiali leggeri e innovativi.
In breve, l’apparecchio è sostanzialmente meno costoso e più ecologico, consuma meno (non male in tempo di crisi) e strizza l’occhio alle nuove esigenze della green economy, in particolare della mobilità sostenibile.
Ma non finisce qui, perché la compagnia giapponese, per ridurre ulteriormente i costi e l’impatto ambientale, sta puntando anche sulle tratte dirette da città a città, in modo da evitare gli scali, ridurre così anche i tempi di spostamento e tagliare i costi.
Che cominci a muoversi qualcosa nel mezzo di trasporto in assoluto più inquinante del Pianeta?
Verdiana Amorosi