In Germania l’assistenza stradale è anche per la bicicletta (VIDEO)

Rapidità, flessibilità e basso impatto ambientale: sono queste le parole d'ordine che hanno spinto ADAC, autoclub tedesco tra i più grandi al mondo, a lanciare un progetto pilota di soccorso stradale con bici elettriche. Una soluzione che potrebbe contribuire a orientare in senso sempre più sostenibile la mobilità urbana.

Rapidità, flessibilità e basso impatto ambientale: sono queste le parole d’ordine che hanno spinto ADAC, autoclub tedesco tra i più grandi al mondo, a lanciare un progetto pilota di soccorso stradale con bici elettriche. Una soluzione che potrebbe contribuire a orientare in senso sempre più sostenibile la mobilità urbana.

ADAC offre da tempo il servizio di assistenza stradale Pannehilfe, con meccanici in divisa gialla che prestano soccorso agli automobilisti in panne su tutte le strade tedesche, realizzando ogni anno alcuni milioni di interventi.

Ma troppo spesso il traffico e gli ingorghi che caratterizzano le aree metropolitane rendono l’attività degli operatori un vero inferno, costringendoli a trascorrere più tempo imbottigliati in strada che nell’effettiva esecuzione degli interventi di assistenza. Da qui, l’idea di sostituire auto e furgoncini con le bici, capaci di muoversi più disinvoltamente e celermente nel traffico cittadino, sfrecciando sulle apposite piste ciclabili.

Così, a fine aprile l’autoclub lancerà un progetto pilota nelle aree urbane di Berlino e Stoccarda, due delle città più trafficate del Paese: le operazioni di soccorso agli automobilisti in panne saranno portate avanti da biciclette elettriche dotate di rimorchio, attrezzate per far fronte a diversi tipi di emergenza, dalla ricarica della batteria ad un rapido cambio gomma.

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Ogni e-bike sarà equipaggiata con un tablet montato sul manubrio, per tenere i contatti con la centrale operativa e gestire al meglio le richieste di soccorso, e il rimorchio potrà trasportare fino a 70 kg di attrezzatura: un peso sufficiente per un normale equipaggiamento da meccanico – esclusi i ricambi particolarmente ingombranti, quali ad esempio le batterie -, e che dovrebbe permettere di risolvere almeno il 70% dei problemi che affliggono gli automobilisti.

Al termine del periodo di prova, ADAC valuterà se il soccorso in bici sia effettivamente riuscito a rendere più rapide ed efficienti le procedure di assistenza stradale entro le aree urbane e se sia opportuno estenderlo anche ad altre città tedesche.

Non ci resta che attendere e stare a vedere.

Lisa Vagnozzi

Photo Credits: ADAC

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