Breeze: e le donne vanno in bici

Donne e bici: è scoccato l'amore! Per farne innamorare sempre di più, nel Regno Unito si è pensato ad un programma ad hoc: il Breeze

Sta accadendo qualcosa di strano nel Regno Unito, relativamente al “consumo” di biciclette: sono le donne a far crescere la percentuale di chi usa sempre più le due ruote più eco che ci siano. Per questo, per le donne che vogliono andare in bici, è stato messo a punto un programma speciale, finanziato dal Superenalotto britannico: il Breeze (Brezza).

Nel 2010 è stato fatto un sondaggio da cui si è ricavato che mentre sempre meno bambini inforcano fiammanti biciclette (ovvio, chi manderebbe i propri figli in strada in bici con tranquillità?), sempre più donne ne hanno fatto il loro mezzo di locomozione. Basta auto per andare in ufficio, per andare a fare shopping, andare al pub o fare la spesa. Tra l’altro, lo sappiamo, una bici rende più tonici e belli. Questo nuovo 40% è stato perciò oggetto di approfondimento.

I problemi ad utilizzare la bici, soprattutto in città, soprattutto in quelle più grandi, sono i tanti e soliti noti: traffico, paura, smog, poche piste ciclabili e chi più ne ha, più ne metta. E tra le cicliste U.K. ai primi 3 posti tra gli ostacoli ad usare la bici con frequenza sono la paura di essere investite, la scarsa conoscenza dei circuiti ciclabili e il non avere nessuno con cui biciclettare.

E allora? È stato messo a punto un programma di giornate ciclistiche per sole donne, il Breeze, finanziato con i proventi della National Lottery (il nostro Superenalotto), che mira a portare sulla strada a pedalare 80.000 donne, e con un obiettivo secondario di convertirne 20.000 all’uso quotidiano. I percorsi saranno brevi, senza traffico e comunque mirati alle mamme lavoratrici e a donne che non usano la bici frequentemente.

Se è vero che le donne sono un oceano sconosciuto, speriamo nello tsunami.

Mario Notaro

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