Se ti serve, prendila: in un condominio romano arriva la bici sospesa

Un mazzo di chiavi, una bici e un simpatico cartello scritto a mano: “Usala è qua fuori legata, finché non la rubano”. In un condominio romano, arriva il bike sharing gratuito per incentivare l’uso delle due ruote e abbracciare la sostenibilità ambientale.

Un mazzo di chiavi, una bici e un simpatico cartello scritto a mano: “Usala è qua fuori legata, finché non la rubano”. In un condominio romano, arriva il bike sharing gratuito per incentivare l’uso delle due ruote e abbracciare la sostenibilità ambientale.

In zona Capannelle a Roma, chi deve sposarsi per piccole commissioni nel quartiere può scegliere di utilizzare una bicicletta che sta lì legata nel cortile, pronta per essere usata. L’idea è di Angelo Pistoni, l’autista ciclista, come ama definirsi lui, perché di lavoro fa il conducente del servizio pubblico romano, ma nella vita di tutti i giorni, lascia volentieri l’automobile a casa e si sposta sulle due ruote.

L’obiettivo è quello di spronare la gente a utilizzare mezzi di spostamento alternativi. L’idea mi è venuta una mattina mentre cercavo di capire che fine doveva fare una mia bicicletta da me non utilizzata, ‘che faccio la vendo a 10 euro o le trovo un bel lavoretto da fare?’. Alla fine ho pensato che sarebbe stata d’aiuto al condominio”, spiega Angelo Pistoni a greenMe.it.

La bici condivisa

Il lavoretto Angelo gliel’ha trovato eccome. Da circa un mese, infatti, la bici è a disposizione dei condomini ed è gettonatissima.

“Sono tantissimi coloro che mi ringraziano e mi dicono che gli ho fatto risparmiare molto tempo, sai magari se devi andare a comprare il latte all’ultimo secondo piuttosto che il pane, fa comodo avere una bici”, dice.

Ad usarla non solo i giovani, ma tutte le fasce d’età: dall’adolescente fino alla signora sessantenne. L’iniziativa ci piace tanto perché, a causa della crisi, non tutti riescono ad acquistare una bicicletta, ma non solo. Come abbiamo più volte ribadito esistono tantissimi buoni motivi per andare sulle due ruote.

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Intanto la bicicletta, rispetto all’automobile, ha un impatto ambientale minore: minor quantità di materiali per costruirla, minore energia per la sua produzione e costi inferiori per la distribuzione e il trasporto. Ancora, non ha alcun tipo di emissione inquinante,non consuma carburante, né olio, né altre sostanze dannose per l’ambiente.

Ci sono poi tutta una serie di benefici legati alla salute. Lo sa bene Angelo che da 10 anni non ha più l’automobile e che da tre anni gira per Roma solo in bici.

“Ho optato per l’acquisto di una bicicletta pieghevole ultra intermodale dalla quale non mi stacco più, addirittura io lavorando come conducente bus, la incastro vicino al mio posto di guida. Quindi passo dalle due direttamente alle sei ruote”, dice Angelo.

Proprio in questi giorni c’è stata nella capitale, la Bicifestazione sui temi della sicurezza e accessibilità delle strade.

“Roma sta crescendo in fatto di ciclabili, i fondi stanno arrivando, ma c’è ancora da lavorare sia da parte del comune che delle persone che sono ancora da educare verso il rispetto di chi usa la bicicletta, e chi la vorrebbe usare è ancora scettico. Io senza bicicletta non saprei più stare. La bicicletta a me non l’hanno mai rubata, soprattutto in passato quando usavo normalissime biciclette, perché le legavo sempre in posti affollati e con lucchetti robusti”.

Speriamo che iniziative come quella promossa da Angelo nel suo condominio, arrivino anche in altri quartieri e in altre città e ciò che potrebbe sembrare un’utopia si trasformi in realtà.

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