Il Regno Unito anticipa di 10 anni i tempi, stop alle auto a benzina e diesel dal 2030

Dal 2030 in Gran Bretagna non verranno più immatricolate auto a benzina e diesel. Ad annunciarlo è stato il primo ministro Boris Johnson

Dal 2030 in Gran Bretagna non verranno più immatricolate auto a benzina e diesel. Una notizia che arriva a sorpresa. Il paese ha deciso infatti di mettere al bando i veicoli più inquinanti aprendo la strada a una rivoluzione industriale verde, come l’ha definita il primo ministro Boris Johnson.

E’ stato proprio Johnson a rendere ufficiale questa decisione attraverso un articolo che porta la sua firma, pubblicato sul Financial Times. Tra 10 anni, dunque, le nuove auto ma anche i veicoli commerciali alimentati interamente a benzina e diesel non saranno venduti nel Regno Unito ma alcune tipologie di mezzi ibridi saranno comunque consentiti.

In realtà, già circolava la voce che il paese volesse anticipare l’addio ai veicoli inquinanti rispetto alla roadmap che lo fissava al 2040. Ora è arrivato l’annuncio ufficiale.

Il nuovo piano per il clima targato Johnson: i 10 punti

L’iniziativa rientra in un piano per il clima che si articola in 10 punti, ed è volto ad affrontare i cambiamenti climatici e nel frattempo a creare nuova occupazione. A disposizione il paese metterà 4 miliardi di sterline.

“Ora è il momento di pianificare una ripresa verde con lavori altamente qualificati che diano alle persone la soddisfazione di sapere che stanno contribuendo a rendere il paese più pulito, più verde e più bello. Immagina la Gran Bretagna quando una rivoluzione industriale verde avrà contribuito a far salire di livello il paese. Cucini la colazione usando l’energia dell’idrogeno prima di salire sulla tua auto elettrica, dopo averla caricata durante la notte con batterie prodotte nelle Midlands. Intorno a te l’aria è più pulita; camion, treni, navi e aerei funzionano con idrogeno o carburante sintetico. Le città e le regioni britanniche – Teesside, Port Talbot, Merseyside e Mansfield – sono ora sinonimo di tecnologia verde e posti di lavoro. È qui che la capacità della Gran Bretagna di produrre idrogeno e catturare il carbonio ha aperto la strada alla decarbonizzazione dei trasporti, dell’industria e dell’energia”.

Ecco in sintesi i 10 punti del Piano:

  1. L’eolico offshore produrà energia sufficiente ad alimentare ogni casa, quadruplicando la produzione a 40GW entro il 2030, arrivando così fino a 60 mila posti di lavoro;
  2. Idrogeno: si lavorerà con l’industria con l’obiettivo di generare 5GW di capacità di produzione di idrogeno a basso contenuto di carbonio entro il 2030 per l’industria, i trasporti, l’energia e le case, sviluppando la prima città riscaldata interamente a idrogeno entro la fine del decennio;
  3. Nucleare: promuovere il nucleare come fonte di energia pulita, attraverso progetti su larga scala e lo sviluppo della prossima generazione di reattori piccoli e all’avanguardia, che potrebbero generare 10 mila posti di lavor;
  4. Veicoli elettrici: porre fine alla vendita di nuove auto e furgoni a benzina e diesel entro il 2030 – dieci anni prima del previsto – mettendo in circolazione auto ibride che seguiranno nel 2035, e trasformare le infrastrutture nazionali del Regno Unito per supportare meglio i veicoli elettrici;
  5. Trasporto pubblico, biciclette e spostamenti a piedi: rendere più attraenti gli spostamenti in bicicletta e a piedi e investire nel trasporto pubblico a emissioni zero;
  6.  Jet Zero e trasporti marittimi più verdi: sostenere le industrie difficili da decarbonizzare a diventare più verdi attraverso progetti di ricerca per aerei e navi a emissioni zero;
  7. Case ed edifici pubblici: rendere le abitazioni, le scuole e gli ospedali più ecologici, più caldi e più efficienti dal punto di vista energetico, creando al contempo 50 mila posti di lavoro entro il 2030;
  8. Cattura del carbonio: diventare leader mondiale nella tecnologia per catturare e immagazzinare le emissioni nocive lontano dall’atmosfera, con l’obiettivo di rimuovere 10MT di anidride carbonica entro il 2030;
  9. Natura: proteggere e ripristinare l’ambiente naturale, piantando 30 mila ettari di alberi ogni anno, creando e mantenendo migliaia di posti di lavoro;
  10. Innovazione e finanza: sviluppare le tecnologie all’avanguardia necessarie per raggiungere queste nuove ambizioni energetiche e fare della City di Londra il centro globale della finanza verde.

Addio alle auto inquinanti dal 2030

Il governo ha promesso che investirà oltre 2,8 miliardi di sterline in veicoli elettrici, creando nuove infrastrutture per la ricarica e batterie di lunga durata nelle gigafactory del Regno Unito:

“Questo ci consentirà di porre fine alla vendita di nuove auto e furgoni a benzina e diesel nel 2030. Tuttavia, consentiremo la vendita di auto e furgoni ibridi che possono percorrere una distanza significativa senza che il carbonio esca dal tubo di scappamento fino al 2035″ prosegue Johnson.

Ciò sarà possibile anche da una rete di trasporti potenziata e con mezzi più puliti, compresi migliaia di autobus verdi e centinaia di chilometri di nuove piste ciclabili.

“Il verde e la crescita possono andare di pari passo. Cerchiamo quindi di affrontare la minaccia più duratura per il nostro pianeta con uno dei programmi di creazione di posti di lavoro più innovativi e ambiziosi che abbiamo conosciuto” prosegue il Primo Ministro britannico.

Il Regno Unito sarà quindi uno dei primi stati del mondo ad abbandonare le auto più inquinanti. Anche altri paese lo hanno annunciato ma si tratta perlopiù di iniziative singole, come quella della California.

Fonti di riferimento: British Embassy Rome, FT

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