Come ricaricare le auto elettriche senza fili: 4 tecnologie wireless di ricarica

Ricaricare le auto elettriche senza fili si può! Secondo un recente studio, realizzato negli USA, l'evoluzione della tecnologia di ricarica dei veicoli elettrici si concretizza con i sistemi wireless. I dispositivi “senza filo”, attualmente, sono allo studio di alcuni dei maggiori marchi automobilistici, in collaborazione con le aziende di sviluppo tecnologico. La sfida alla quale si deve far fronte è l'applicazione di un grande quantitativo di energia, quella necessaria alla ricarica di un'auto a zero emissioni.

Ricaricare le auto elettriche senza fili si può! Secondo un recente studio, realizzato negli USA, l’evoluzione della tecnologia di ricarica dei veicoli elettrici si concretizza con i sistemi wireless. I dispositivi “senza filo”, attualmente, sono allo studio di alcuni dei maggiori marchi automobilistici, in collaborazione con le aziende di sviluppo tecnologico. La sfida alla quale si deve far fronte è l’applicazione di un grande quantitativo di energia, quella necessaria alla ricarica di un’auto a zero emissioni.

Ecco alcuni dei progetti in via di sperimentazione.

Toyota e WiTricity

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Il colosso giapponese ha collaborato con WiTricity, una utility con sede in Massachusetts (e che collabora con il Mit – Massachusetts Institute of Technology), per lo sviluppo della stazione di alimentazione Resonator. Il “cuore” tecnologico dell’impianto è costituito da una piattaforma circolare, del diametro di circa 40 cm, che contiene una bobina ad alta frequenza (20 kHz o superiore) e potenza; la piattaforma, alimentata da una rete a 240Vè stata studiata per un suo posizionamento a terra, nel pavimento di parcheggi e garage: il suo compito è di “comunicare”, attraverso un circuito elettromagnetico, con una piastra sistemata nella parte bassa dell’auto. Si sviluppa un campo elettromagnetico, che produce energia elettrica (a corrente alternata, a sua volta trasformata in corrente continua) per la ricarica della batteria dell’auto.

Secondo WiTricity, ril dispositivo è in grado di sviluppare 3,3 kW di potenza al 90% di efficienza energetica. Si tratta di un esperimento interessante, che potrà trovare applicazione nei parcheggi degli uffici o dei supermercati. Il problema, a questo punto, sta nello sviluppo di una batteria a ricaricaancora più veloce rispetto a quelle attualmente proposte: una batteria da almeno 20 kWh (che, per adesso, richiede non meno di quattro – cinque ore per una ricarica completa) da ricaricare al 100% in tempi molto più brevi.

La tecnologia Wireless di Volvo

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Il marchio svedese, in partnership con un’azienda di tecnologia con sede in Belgio, ha suggerito un sistema di ricarica a induzione simile, nel concetto, a quello proposto da Toyota e WiTricity, ma che da questo si differenzia nel fatto che non sia solo attivabile quando l’auto è in sosta, ma anche durante la marcia del veicolo. Una specie – alla lontana – di alimentazione continua come la conosciamo attraverso le piste elettriche radiocomandate. Ovviamente è presto per pensare che un dispositivo di questo genere possa essere installato nelle strade urbane.

Volvo, infatti, ne suggerisce l’installazione in autostrada, in corrispondenza di eventuali corsie destinate alla ricarica dei veicoli elettrici, attraverso l’azione di conduttori che generano campi induttivi: questi saranno “catturati” dai recettori di energia installati a bordo dei veicoli.

Il vantaggio, è chiaro, è costituito dal fatto che un sistema di questo genere potrebbe risolvere la questione dei “tempi morti” di ricarica per le batterie. Ma è antieconomico, almeno fino a quando il numero di veicoli elettrici in circolazione non avrà raggiunto una percentuale tale da essere presa in considerazione.

A Londra il sistema wireless di HaloIPT

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La metropoli inglese, che mira al titolo di “capitale europea del veicolo eco friendly”, la utility tecnologica HaloIPT ha realizzato, in collaborazione con la società di ingegneria Arup, una prima versione del sistema induttivo wireless per stazioni di ricarica. Il dispositivo è stato presentato all’amministrazione londinese, dove esiste già una serie di incentivi per l’utilizzo dei veicoli elettrici nell’area metropolitana, fra cui è da ricordare la ricarica gratuita delle batterie al prezzo di una quota associativa annua. Grazie a questa tecnologia, il processo di adozione di auto a zero emissioni potrà conoscere un incremento.

Il sistema a induzione Evatran che “piace” a Google

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Dalla Virginia, Evatran, società – costola di un’azienda di trasformazione energetica, ha realizzato “Plugless Power”, una stazione di ricarica a induzione. L’iniziativa ha ottenuto l’apprezzamento da parte di Google, che ha installato una stazione di carica Evatran presso il quartier generale di Mountain View, come suggerimento ai propri dipendenti di orientare le proprie scelte di mobilità eco friendly verso i veicoli elettrici.

In attesa di vedere la ricarica delle auto elettriche senza fili, noi ci accontenteremmo anche delle colonnine di ricarica che in Italia ancora tardano ad arrivare in moniera capillare come pure gli incentivi dedicati.

Piergiorgio Pescarolo

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