Auto a idrogeno: la Toscana ci crede e testa nuovi prototipi

Idrogeno, fonte inesauribile, pulita e rinnovabile. Sale il numero di veicoli ideati per sfruttare questo elemento come carburante, dalle navi agli autobus , passando per taxi e biciclette. Ma anche l’Italia è ora pronta a far parte di questa rivoluzione ed è proprio sull’idrogeno che punta la regione Toscana, annunciando che a partire dal 2012 un nuovo prototipo di veicolo ad emissioni zero potrebbe far parte delle auto di servizio della giunta, che crede sempre più nell’equazione “sostenibilità ambientale = sviluppo”.

Idrogeno, fonte inesauribile, pulita e rinnovabile. Sale il numero di veicoli ideati per sfruttare questo elemento come carburante, dalle navi agli autobus , passando per taxi e biciclette. Ma anche l’Italia è ora pronta a far parte di questa rivoluzione ed è proprio sull’idrogeno che punta la regione Toscana, annunciando che a partire dal 2012 un nuovo prototipo di veicolo ad emissioni zero potrebbe far parte delle auto di servizio della giunta, che crede sempre più nell’equazione “sostenibilità ambientale = sviluppo”.

In occasione del convegno di ieri Progetto H2 Filiera Idrogeno , organizzato da Regione Toscana e Università di Pisa, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna, sono stati presentati, infatti, i nuovi motori che usano l’idrogeno come combustibile.

Due le principali linee di attività su cui i ricercatori toscani stanno lavorando: la messa a punto di auto con motori endotermici a idrogeno a iniezione diretta e di veicoli elettrici alimentai da celle a combustibile, che utilizzano questo elemento per produrre energia elettrica.

Il progetto, finanziato con circa 5 milioni di euro di fondi Cipe, si era prefisso di sviluppare il settore delle tecnologie di produzione, distribuzione, stoccaggio dell’idrogeno per la propulsione dei veicoli.

Cresce, quindi, l’interesse per nuove soluzioni che sfruttano l’idrogeno, mentre migliora costantemente la loro efficacia.

Per Stella Targetti , vicepresidente della Regione Toscana con delega alla ricerca, è “significativo che al convegno, ma anche alla fasi precedenti, siano intervenute importanti aziende toscane (Piaggio spa, ACTA spa, EDI srl, Pont-Tech) particolarmente interessate al trasferimento tecnologico dei risultati di una ricerca certo non astratta o solo teorica”. Il Vicepresidente esprime “grande soddisfazione davanti all’alto livello della ricerca toscana” e ne sottolinea “le interessanti ricadute in termini di trasferimento tecnologico, di livelli occupazionali, di contributo effettivo all’economia”.

In un presente in cui giungono continui allarmi sull’inquinamento delle nostre città , la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo dei veicoli cosiddetti ZEV (Zero Emission Vehicles, veicoli a emissioni nulle) rendono il sogno di una mobilità pulita sempre più vicino.

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