Auto elettriche: sono davvero convenienti?

Sempre più vicina la prospettiva di auto a zero emissioni soprattutto all'estero, dove si lavora già per il raggiungimento di una mobilità sempre più sostenibile. Ma a livello economico cosa cambia?

Mi ‘faccio’ l’elettrica”. Una frase che in pochi hanno sentito pronunciare, se si escludono le dichiarazioni estemporanee che vengono esclamate a ogni notizia di aumento del carburante per autotrazione.

Tuttavia, dovremo abituarci a dare una connotazione reale a questa frase. I principali produttori automobilistici (all’estero, of course: l’Italia, almeno per un po’, starà alla finestra…) hanno in cantiere, per l’immediato futuro, il lancio di una prima, vasta gamma di modelli a zero emissioni: auto elettriche chiamate a sostenere il ruolo di apripista verso una mobilità privata sempre più sostenibile.

Il punto è: quanto conviene l’utilizzo dell’auto elettrica? La risposta va vista nella durata del possesso del veicolo. L’economista Jessica Anderson ha svolto in questi giorni, per conto della rivista finanziaria Kiplinger, uno studio comparativo sulla convenienza dell’alimentazione elettrica rispetto a quella “tradizionale”.

Un confronto fra Leaf, Volt e corrispondenti modelli a benzina: dopo 5 anni costano meno!

Lo studio condotto da Anderson ha preso in considerazione Chevrolet Volt e Nissan Leaf, le due “elettriche” più note fra gli automobilisti d’oltreoceano, e le ha messe a paragone con Chevrolet Cruze LTZ e Nissan Versa S Hatchback: come dire, vetture “da famiglia” di pari segmento, dalle dimensioni simili e, quindi, anche dalle stesse finalità.

Lasciando perdere un momento il piccolo motore termico che fa da generatore alla batteria della Volt quando questa si scarica (la Volt è, per questo, definita “ibrida extended range”), la ricerca ha evidenziato un dato interessante: con una percorrenza media, dopo 5 anni entrambe le vetture costerebbero diverse centinaia di dollari in meno rispetto ai corrispondenti modelli a combustione interna. Per l’esattezza, 500 dollari meno la Volt, 800 dollari in meno la Leaf. E questo nonostante un prezzo d’acquisto iniziale di 18 mila dollari in più, e le spese di installazione della colonnina di ricarica nel garage di casa (circa 2 mila dollari).

Non è una differenza abissale, ma osserviamo lo studio nell’ottica “nostrana”. Negli USA, un litro di benzina non arriva a costare 1 euro, mentre in Italia costa quasi il 60% in più. Anche considerato un (finora teorico, seppure necessario!) incremento della rete di ricarica pubblica, per l’Italia il rapporto sarebbe ancora più conveniente.

Il canone Renault: solo per chilometraggi di un certo… peso

Allo scorso Salone di Parigi, i responsabili del programma di mobilità eco friendly di Renault ci avevano illustrato che, riguardo al rapporto costi–benefici, il punto d’incontro con le auto alimentate a carburante “tradizionale” (benzina, gasolio) si ha quando la percorrenza annua è di circa 12 mila km. Questo per via dell’attuale strategia di Renault che prevede il pagamento di un canone mensile che va da 45 euro (per Twizy) a 79 euro (per Kangoo ZE e Fluence ZE). Come dire: bisogna dare il tempo alle spese vive di “ripagarsi” da sole.

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