Trasporto pubblico gratuito: cosa ci insegna il Lussemburgo a oltre un anno dalla storica rivoluzione della mobilità

Era il 1° marzo 2020 quando il Lussemburgo introdusse una novità storica: il primo paese ad aver messo a disposizione mezzi pubblici gratuiti

Era il 1° marzo 2020 quando il Lussemburgo introdusse una novità storica, diventando il primo paese ad aver messo a disposizione di tutti i mezzi pubblici gratuiti. Un’apertura senza precedenti che, nonostante la pandemia, a distanza di un anno ha dato ottimi risultati. 

Lo aveva annunciato, poi ha mantenuto la promessa. Il Governo del paese lo scorso anno si è reso protagonista di una vera e propria rivoluzione dei trasporti, offrendo a tutti la possibilità di utilzzare tram, treni o autobus senza sborsare nulla. Un forte incentivo che avrebbe permesso (e lo ha fatto) di preferirli all’auto o in generale al mezzo di trasporto privato.  La misura inoltre non riguarda solo i residenti ma anche i lavoratori frontalieri e persino i turisti.

Il 1° marzo 2020 la piccola nazione europea ha introdotto ufficialmente la Mobilité Gratuite (Mobilità gratuita) e, nonostante l’impatto della pandemia , è soddisfatta dei risultati finora ottenuti. Il primo caso di Covid-19 nel paese è stato rilevato la notte prima dell’introduzione del trasporto gratuito e le successive misure di blocco hanno influito sull’utilizzo. Tuttavia, i numeri sono saliti alle stelle prima del lockdown e il mese scorso una media di 40.090 passeggeri hanno utilizzato il tram nei giorni lavorativi, ovvero circa 10.000 in più rispetto a prima che fosse reso gratuito.
 
“I risultati sono positivi nonostante il fatto che con il confinamento e il telelavoro, tutto non funzioni ancora al 100%”, ha detto a LADbible Dany Frank, portavoce del Ministero della mobilità e dei lavori pubblici.

La rivoluzione in cifre

I dati sono stati forniti dallo stesso governo in occasione dell’anniversario dell’introduzione del trasporto pubblico gratuito. La pandemia ha di certo frenato gli effetti, visto che il telelavoro, poi i lockdown e le limitazioni agli spostamenti, hanno ridotto letteralmente il numero di persone presenti per le strade. Ma neanche il coronavirus ha fermato questa rivoluzione gentile.

Per misurare l’efficacia della misura introdotta, sono stati monitorati gli utenti del tram, che vengono registrati elettronicamente su base mensile/giornaliera. Si tratta di un indicatore molto significativo. A febbraio 2020, in media 31.000 passeggeri utilizzavano il tram ogni giorno. Successivamente all’inizio del lockdown nel marzo 2020, questo numero è sceso a 1.400 viaggiatori al giorno, per salire di nuovo gradualmente a 38.000 viaggiatori al giorno in media, con picchi di 42.000 persone.

Oggi, il numero ha raggiunto le 45mila unità. Ci significa che ogni giorno, 45mila persone abbandonano l’auto e scelgono i mezzi pubblici, risparmiando CO2 all’ambiente e senza spendere nulla.

Una soluzione, adottata dal Lussemburgo, anche per ridurre la congestione automobilistica, visto che il paese ha più auto pro capite di qualsiasi altro stato europeo. Le autorità prevedono che l’iniziativa permetterà di incrementare del 20% lutilizzo del trasporto pubblico in Lussemburgo entro il 2025.

Una soluzione che tutti gli stati dovrebbero considerare.

Fonti di riferimento: Mobilité Gratuite

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