Bonus mobilità: si riparte. Al via da oggi le richieste per i rimborsi degli “esclusi”

Da oggi 14 gennaio 2021 e fino al 15 febbraio 2021 chi è stato escluso alla prima tornata potrà richiedere il bonus bici

Tutti in sella, si riparte. Da oggi 14 gennaio 2021 e fino al 15 febbraio 2021 sarà possibile chiedere il bonus bici. Chi è rimasto escluso alla prima tornata può farsi sotto e sperare che questa sia la volta buona.

E’ ufficiale, si legge anche nel sito ufficiale dedicato al Bonus Mobilità, secondo cui chi ha effettuato acquisti di beni e servizi che rientrano nel Programma tra il 4 maggio 2020 e il 2 novembre 2020, possonno richiedere il rimborso.

“Sono già 119 mila le persone che si sono pre-registrate nella finestra che si è chiusa il 9 dicembre per un valore stimato di circa 35 milioni di euro. Adesso tutti dovranno inserire sul sito buonomobilita.it i propri dati e le fatture o scontrini validi” si legge nel comunicato ufficiale del Ministero dell’ambiente.

Come richiedere il bonus mobilità

Basta essere in possesso di fattura o scontrino che attestino la tipologia di bene o servizio acquistato. Occorre accedere con la propria identità SPID, inserire i propri dati, il valore del bene o servizio acquistato e la documentazione attestante l’acquisto. I rimborsi saranno erogati dopo il 15 febbraio 2021.

In questa seconda “finestra”, i rimborsi per le spese sostenute riguardano sia i cittadini circa che hanno già effettuato la richiesta tra il 9 novembre e il 9 dicembre 2020 ma non sono riusciti ad aggiudicarsi il bonus per esaurimento fondi sia le nuove richieste. Fino al 15 febbraio 2021 è possibile accedere alla propria area riservata per apportare eventuali modifiche ai dati e alla documentazione inserita.

Ricordiamo che il buono mobilità può essere richiesto una sola volta e per l’acquisto di un solo bene o servizio tra questi ed è pari a un massimo di 500 euro per il 60% della spesa sostenuta:

  • biciclette nuove o usate, sia tradizionali che a pedalata assistita;
  • handbike nuove o usate;
  • veicoli nuovi o usati per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, di cui all’articolo 33- bis del DL 162/2019, convertito con modificazioni dalla legge 8/2020 (es. monopattini, hoverboard, segway);
  • servizi di mobilità condivisa a uso individuale, esclusi quelli mediante autovetture.

“I beneficiari del Programma sperimentale buono mobilità sono i maggiorenni residenti nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, nei capoluoghi di Regione e nei capoluoghi di provincia (anche con meno di 50 mila abitanti), nelle Città metropolitane, e, quindi, e nei comuni facenti parte delle Città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti). Le Città metropolitane sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia” si legge sul sito ufficiale.

Per accedere con lo SPID e richiedere il bonus clicca qui

Boom di richieste

Certamente anche grazie al bonus, nel 2020 c’è stato un vero e proprio boom nel mercato delle due ruote elettriche. In particolare le eBike che, secondo le ultime stime di Ancma,
hanno subito un incremento del 20% rispetto al 2019. Le biciclette a pedalata assistita vendute nel 2020 sono state 40mila in più rispetto all’anno scorso.

Secondo Gary Fabris, il responsabile del gruppo veicoli elettrici dell’associazione, ciò è  legato

“in parte alle necessità emerse dalla pandemia di Covid-19, che hanno esaltato le peculiarità delle due ruote come la fruibilità, il distanziamento, la velocità assicurata negli spostamenti, la facilità di parcheggio e la sostenibilità, soprattutto in ambito urbano”.

Secondo l’Associazione si tratta di

“uno sviluppo che, dopo le misure governative per il sostegno all’acquisto di moto e bici elettriche e la spinta impressa dalle flotte e dalla mobilità condivisa, potrà avere un ulteriore impulso grazie al rinnovo dell’ecobonus per moto, scooter, ciclomotori, tricicli e quadricicli a trazione elettrica, che prevede uno stanziamento di 150 milioni di euro fino al 2026”.

Fonti di riferimento: Ministero dell’ambiente, BuonoMobilità, Ancma

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