Stop alle auto a benzina e diesel dal 2035, slitta a data da destinarsi il voto decisivo del Consiglio europeo

Il voto del Consiglio europeo era già slittato al 7 marzo, ma ora finisce a data da destinarsi. Le perplessità della Germania, la contrarietà di Italia e Polonia e l'astensione di Bulgaria hanno fatto saltare tutto l'iter

Il Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea, rinvia a data da destinarsi il voto del Consiglio europeo previsto per il prossimo 7 marzo sullo stop alla vendita delle nuove auto a benzina e diesel in Europa dal 2035. Il Parlamento europeo aveva già dato la sua approvazione finale il 14 febbraio scorso.

L’annuncio arriva dal portavoce Daniel Holmberg, portavoce del Coreper.

Leggi anche: Stop alle auto a benzina e diesel, la trattativa è in bilico per il no dell’Italia. Ma cosa accadrà realmente dal 2035?

Il Consiglio dell’Unione europea avrebbe infatti dovuto votare il via libera definitivo all’accordo raggiunto tra gli organi europei sull’addio alle auto endotermiche nel 2035. E così, la crescente incertezza dovuta al rischio che non si raggiungesse una maggioranza qualificata a causa delle posizioni proprio dell’Italia e del Governo tedesco (ma anche Polonia e Bulgaria) ha portato a rinviare il voto ad una data futura.

Il regolamento prevede lo stop dell’immatricolazione dal 2035 di vetture con motore termico nell’abito del piano più ampio Fit for 55: il testo concordato con il Parlamento europeo era già stato approvato in linea di principio con l’astensione di Polonia e Bulgaria.

L’Italia nelle ultime settimane ha dichiarato il suo voto contrario e rimaneva la Germania in bilico.

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