La Lamborghini, che pure non essendo obbligata dalle nuove normative comunitarie in quanto casa automobilistica che produce meno di 10.000 vetture all'anno, nei giorni scorsi ha varato un grande piano di risparmio energetico che verrà applicato sul suo stabilimenti di Sant'Agata Bolognese.

Velocissime, potentissime e, dunque, parecchio assetate. Eppure anche per le auto supersportive la musica sta cambiando, anzi sono le stesse Case automobilistiche che di fronte alle nuove esigenze di risparmio energetico si stanno adeguando. Esigenze che sono anche politiche ed economiche, perché l’UE ha in programma di introdurre per la prima volta un limite alle emissioni di CO2 per le vetture, con sanzioni piuttosto pesanti per chi non le rispetterà.
Così ha fatto Lamborghini, che pure non essendo obbligata dalle nuove normative comunitarie in quanto casa automobilistica che produce meno di 10.000 vetture all’anno, nei giorni scorsi ha varato un grande piano di risparmio energetico che verrà applicato sul suo stabilimenti di Sant’Agata Bolognese. Nella fabbrica in cui nascono le Lamborghini (la prima in Italia del settore automotive che è in attesa della certificazione EMAS) sorgerà un grandioso impianto fotovoltaico di 17.000 mq, realizzato da Sinergia Sistemi SpA, potente 1,4 Megawatt, che entro la fine del 2009 sarà in grado di produrre 1582 Megawattore di energia elettrica all’anno, riducendo le emissioni di anidride carbonica del 20% entro il 2010.
Il marchio che produce le affascinanti Gallardo e Murciélago punta però ad una riduzione complessiva del 30%, che sarà raggiunta attraverso l’isolamento termico dell’intera copertura dello stabilimento, l’ottimizzazione degli impianti di illuminazione e riscaldamento, quest’ultimo con l’adozione di destratificatori per l’aria calda.
Oltre allo stabilimento emiliano saranno le stesse vetture Lamborghini che entro il 2015 consumeranno il 35% in meno, attraverso un programma di ricerca e sviluppo che impegnerà 35 milioni di euro. Per rendere più efficienti le prossime auto del Toro verranno studiate soluzioni per diminuire il peso, ridurre gli attriti e migliorare la combustione, ma in pentola bolle qualcosa in più: le prossime “Lambo” potrebbero avere il sistema start/stop che spegne il motore durante le soste, funzionare con i biocarburanti e addirittura essere ibride.
Salvatore Lioce