Come proteggersi dai fulmini

Ammirarli a distanza è davvero uno spettacolo. Ma cosa sono i fulmini? Come nascono? E come proteggerci in caso di temporale?

La loro luce istantanea rischiara il cielo durante una tempesta. Ammirarli a distanza è davvero uno spettacolo. Ma cosa sono i fulmini? Come nascono? E come proteggerci in caso di temporale?

Noto anche come saetta o folgore, il fulmine è una scarica elettrica che si genera quando si creando squilibri tra le nuvole e la superficie della Terra. Molti si verificano all’interno delle nuvole stesse.

Cosa sono i fulmini?

Durante una tempesta, le particelle di pioggia, ghiaccio o neve che si scontrano all’interno delle nuvole aumentano lo squilibrio tra le nuvole e il suolo. Questi shock provoca la separazione delle cariche elettriche, poiché la carica positiva, caratterizzata dai protoni, rimane nella parte superiore della nuvola mentre la carica negativa, ossia gli elettroni, rimane nella parte inferiore. In termini tecnici, la scarica elettrica si crea tra due corpi che hanno una elevata differenza di potenziale elettrico.

Accade così che oggetti presenti sulla terra, come alberi, campanili o anche il terreno sono caricati positivamente, creando uno squilibrio che la natura cerca di risolvere facendo passare corrente tra le due cariche elettriche.

La situazione che più delle altre favorisce la produzione di fulmini è data dal temporale, costituito da nuvole dette cumulonembi. In realtà i fulmini possono verificarsi anche in altre condizioni atmosferiche, come le tempeste di sabbia, le bufere di neve o le nuvole di polvere vulcanica.

I fulmini sono molto caldi

Un singolo fulmine può riscaldare l’aria intorno a noi a una temperatura cinque volte superiore rispetto a quella che caratterizza la superficie del sole. Questo calore fa espandere e vibrare l’aria, producendo il suono che sentiamo subito dopo aver visto la luce.

Tipi di fulmine

Tipicamente  i fulmini sono distinti in Nube-Nube, Intranube e Nube-Suolo. Il maggior numero di scariche, con rapporto di 9 a 1, si sviluppa tra le nubi o all’interno della nube stessa. La caratteristica più immediata per i fulmini nube-suolo è la propagazione dalla nube verso terra (fulmine discendente) o dalla terra verso la nube (fulmine ascendente).

Infine, se si considera il verso della corrente, i fulmini sono classificati in positivi e negativi. Da questa combinazione deriva il fatto che quattro sono le tipologie di fulmini a noi noti:

  • Negativo discendente, la scarica pilota ha carica negativa e parte dall’alto;
  • Positivo discendente, la scarica pilota ha carica positiva e parte dall’alto;
  • Negativo ascendente, la scarica pilota ha carica negativa e parte dal basso;
  • Positivo ascendente, la scarica pilota ha carica positiva e parte dal basso.

Il pericolo legato ai fulmini

I fulmini non sono solo belli da vedere ma in alcuni casi possono costituire un pericolo per l’uomo.  In generale i più pericolosi sono quelli discendenti o nube-suolo. Questi ultimi costituiscono una piccola percentuale di tutti i fulmini (circa il 10%), ma sono quelli che ovviamente hanno il maggiore impatto sulla salute e in generale sulle attività umane. Essi rappresentano la più grande minaccia per la vita delle persone, poiché colpiscono direttamente la terra. Al contrario, altri tipi di fulmini non lasciano mai le nuvole, ma viaggiano all’interno delle stesse o addirittura ne cercano altri con cariche diverse.

Migliaia di persone ogni anno muoiono nel mondo proprio a causa dei fulmini. Alcune riescono a sopravvivere persone ma riportano disturbi come la perdita di memoria, vertigini , debolezza o intorpidimento degli arti. Allo stesso modo, i fulmini possono causare arresto cardiaco e gravi ustioni.

Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, i danni più gravi sono quelli derivanti dalla fulminazione diretta, tra cui anche la morte. Se, per esempio, la corrente passa per il cuore può provocare un arresto cardiaco, mentre se attraversa i centri nervosi o respiratori può portare alla morte per arresto respiratorio.

Come proteggerci dai fulmini

Esistono numerose regole di comportamento da seguire in caso di temporale, per minimizzare il rischio di essere colpiti da un fulmine. A fornirle è l’Iss che indica anche le varie situazioni in cui ci si può trovate:

In montagna o all’aperto

E’ bene evitare di ripararsi sotto un albero o in un bosco: gli alberi sono infatti particolarmente esposti ai fulmini. Se poi l’albero è isolato, il rischio di essere colpiti è ancora maggiore. È bene stare lontano dai pali (anche quelli delle fermate degli autobus) e dai muri. Inoltre è meglio evitare di parlare al cellulare:

“La cosa migliore, se non è possibile mettersi al coperto, è stare in uno spazio aperto, lontano da oggetti appuntiti o metallici (compresi ombrelli, bastoni e piccozze). La posizione migliore da assumere è stare accovacciati, mentre è più pericoloso stare sdraiati o in piedi” spiega l’Iss.

Al mare o al lago

È pericoloso fare il bagno in mare durante un temporale perché l’acqua è un buon conduttore elettrico. In quesco caso è meglio andare via dalla spiaggia e mettersi al riparo. Se non è possibile, meglio rimanere accovacciati all’aperto, senza ombrello e lontani da oggetti appuntiti o metallici.

In casa

E’ il posto più sicuro in caso di temporale, pur adottando una serie di comportamenti: dato che l’acqua è un buon conduttore, è meglio evitare di fare il bagno o la doccia e di lavare i panni.

Meglio  staccare gli elettrodomestici, che possono bruciarsi se la casa viene colpita da un fulmine ed evitare di parlare al telefono fisso visto che la carica potrebbe propagarsi attraverso i fili.

In auto

Anche l’automobiole è un posto sicuro: è una gabbia metallica che scarica l’eventuale fulmine sulle gomme (è l’effetto noto come gabbia di Faraday). Bisogna però evitare di toccare l’autoradio e le parti metalliche.

Uno spettacolo da ammirare ma a debita distanza e in sicurezza.

Fonti di riferimento: Istituto Superiore di Sanità, Fulmini

LEGGI anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook