Curcuma e allarme epatite. Dobbiamo per questo rinunciare ai suoi benefici?

Nell’ultimo periodo si parla tanto della curcuma per via di alcuni integratori che hanno provocato diversi casi di epatite colestatica acuta. E’ quindi il caso di rinunciare ai benefici di questa spezia? Facciamo chiarezza.

Nell’ultimo periodo si parla tanto della curcuma per via di alcuni integratori che hanno provocato diversi casi di epatite colestatica acuta. È quindi il caso di rinunciare ai benefici di questa spezia? Facciamo chiarezza.

E’ ancora valido l’allarme lanciato dal Ministero della Salute relativamente ad alcuni integratori a base di curcuma, accusati di provocare una forma particolare di epatite (colestatica acuta, non infettiva e non contagiosa) i cui casi sono saliti a 16.

Non si arresta, infatti, l’indagine da parte del Ministero che continua a monitorare la situazione degli integratori a base di questa spezia. È recente l’aggiunta di una nuova marca all’elenco degli integratori segnalati e assolutamente da evitare che raggiungono quota 21 (trovate gli altri integratori in questo articolo).

Vi è poi un altro integratore alimentare a base di curcuma fitosoma ed echinacea a marchio Movart (30 compresse), prodotto da Farmaceutici Procemsa, che è stato ritirato spontaneamente dall’azienda per rischio chimico. Il lotto incriminato è il numero M70349 (scadenza 8.2019).

Sulla questione è costantemente attivo un team di medici ed esperti che sta tentando di capire come sia avvenuta la contaminazione degli integratori e da dove sia partita. Nel frattempo che fare? Possiamo continuare ad assumere curcuma o no?

Come giustamente sottolinea il Ministero, in attesa delle analisi, i consumatori sono invitati, a titolo precauzionale, a sospendere il consumo dei prodotti segnalati e di fare attenzione anche agli acquisti online.

Dato però che anche altri integratori potrebbero risultare contaminati e quindi pericolosi, sarebbe bene evitarli prima che l’indagine del Ministero non sia effettivamente conclusa e abbia chiarito cosa è realmente accaduto e quanti prodotti sono realmente contaminati.

Scegliere integratori di qualità e dopo aver chiesto consiglio al medico

L’assunzione di integratori andrebbe valutata insieme al proprio medico di fiducia e i prodotti scelti in base alla loro qualità, sempre con l’aiuto di un dottore o un farmacista. Non si tratta infatti, solo perché su base naturale, di prodotti innocui. Esistono tra l’altro note controindicazioni della curcumina, che dunque non andrebbe assunta con leggerezza.

Esiste ad esempio una pericolosa interazione con alcuni farmaci e il rischio di incorrere in problemi se si soffre di calcoli alla colecisti. Effetti collaterali che possono presentarsi quando si utilizza a dosi eccessive (o se si è particolarmente sensibili ai suoi principi attivi) sono nausea, diarrea e senso di affaticamento respiratorio.

Tra l’altro, vi è anche il sospetto che i casi di epatite che si sono verificati siano legati proprio ad un abuso di questi integratori.

Consumare la spezia

Per il momento, anche se sicuramente meno efficace, possiamo scegliere di integrare curcuma nella nostra dieta utilizzando la spezia accompagnata da un pizzico di pepe o da una sostanza grassa, aumentandone così la biodisponibilità per il nostro organismo.

Non si tratta certo di una soluzione curativa ma qualche beneficio indubbiamente lo offre, anche se a piccole dosi e a patto che sia inserita in uno stile di vita sano che comprenda la giusta alimentazione e una buona dose di attività fisica.

Ecco alcune idee per inserire la curcuma più spesso nella vostra dieta:

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Francesca Biagioli

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