Locanda dei Girasoli: arriva il contributo dalla Regione Lazio per salvare il ristorante gestito da ragazzi Down

Locanda dei girasoli di Roma, arriva finalmente il contributo dalla Regione Lazio per salvare il ristorante gestito dai ragazzi Down.

Ne avevamo già parlato della splendida Locanda dei Girasoli, esempio unico di inclusione sociale. La locanda, che ha sede a Roma in via dei Sulpici 117/h, al Quadraro, è infatti gestita da ragazzi e ragazze con la sindrome di Down, esempio di occupazione e integrazione, una delle poche opportunità di crescita lavorativa per questi giovani.

Il ristorante, più volte nel corso degli anni, ha rischiato la chiusura a causa della crisi economica che l’ha messo a dura prova. Prima nel 2012 quando fortunatamente riuscì a resistere, poi nel recente 2019, quando venne lanciata una petizione online rivolta alla Sindaca di Roma Virginia Raggi, firmata da moltissime persone. Ed ecco che ora, finalmente, le istituzioni rispondono, è stato infatti confermato il contributo della Regione Lazio.

48mila e 800 euro che la Regione, attraverso l’Arsial, l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio, ha deciso di donare grazie a un accordo che concilia occupazione e buona tavola con le eccellenze alimentari regionali. In cambio il locale dovrà utilizzare l’80% di oli di provenienza laziale e il 40% di prodotti coltivati o allevati in regione. E anche i vini saranno, per il 60%, della tradizione locale.

Enzo Rimicci, presidente della Locanda, ha dichiarato, secondo quanto riporta il sito di Nicola Zingaretti, che negli ultimi 20 anni il sogno del ristorante è diventato realtà ma che, a un certo punto, è stato necessario appoggiarsi ad altri, anche perché più volte si è rischiato di chiudere. E finalmente, dopo tanta attesa ci siamo, la richiesta economica è stata accolta, rimane da vedere se la locanda potrà anche spostarsi in una zona più centrale, domanda di cui attendono risposta da oltre un anno.

Nicola Zingaretti ha definito la locanda “un esempio unico in tema di inclusione sociale, che offre a Roma un futuro di autonomia e di dignità nel mondo del lavoro a tanti ragazzi e ragazze con la sindrome di down“.

Ci auguriamo che con questo contributo la loro attività possa finalmente risollevarsi e che, nel frattempo, le istituzioni riescano a trasferirla in una sede più idonea.

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Photo Credit: Facebook

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