La Germania taglia l’IVA su ristoranti e bar

La Germania ha varato un sistema di aiuti e di sgravi fiscali, che porterà dal 19 al 7% la cosiddetta VAT, l'equivalente dell'IVA per bar e ristoranti

Un pacchetto di aiuti finanziari per i bar e ristoranti in cui l’IVA viene ridotta del 12%. Sta succedendo in Germania dopo per aiutare il settore della ristorazione, il governo ha varato un sistema di aiuti e di sgravi fiscali, che porterà dal 19 al 7% la cosiddetta VAT, l’equivalente dell’IVA.

Durante l’emergenza coronavirus, molte attività sono rimaste ferme e lo sono ancora adesso. Anche se sono in atto parziali riaperture, come in Italia, l’intero settore sta pagando un prezzo pesantissimo. Per questo il ministero delle finanze tedesco ha tagliato l’IVA sui pasti in bar e ristoranti nel tentativo di aiutare l’industria alimentare e delle bevande. Di conseguenza, chi andrà a mangiare al ristorante pagherà una cifra inferiore rispetto a qualche mese fa.

“I bar e i ristoranti avranno bisogno di una spinta quando riapriranno”, ha detto Sarah Ryglewski, Segretario di Stato alle finanze.

Il governo tedesco sera dunque di dare una mano al settore, uno dei più danneggiati dalla crisi del coronavirus, in modo che possa tornare alla normalità evitando anche i licenziamenti.

Il progetto di legge sull’assistenza fiscale  è stato approvato il 6 maggio scorso dal Consiglio dei ministri e prevede una riduzione dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) sui pasti dall’attuale 19% al 7%. L’obiettivo è sostenere il settore nel periodo di riapertura e alleviare gli effetti economici delle restrizioni ancora in vigore.

Il Ministero delle finanze ha calcolato che tali aiuti graveranno complessivamente sulle finanze statali per 2,7 miliardi di euro in termini di tasse non ricevute. Una volta che sarà approvata dalle due camere parlamentari tedesche, la norma entrerà in vigore il 1° luglio 2020 e sarà valida per un intero anno, fino al 30 giugno 2021.

Le date delle riaperture in Germania

Sempre mercoledì 6 maggio, la cancelliera Angela Merkel e i primi ministri hanno concordato che gli stati federali potranno decidere in maniera autonoma le date delle riaperture dei ristoranti. A Berlino ad esempio potranno farlo il 15 maggio mentre gli hotel potranno ripartire il 25. Nel Lander del Saarland, invece, le strutture di ristorazione potrebbero riaprire al più tardi il 18 maggio.

E in Italia?

Nel nostro paese, da lunedì scorso i bar e i ristoranti hanno riaperto i battenti ma solo per consegne a domicilio e per asporto. Si possono quindi acquistare prodotti alimentari ma non si possono consumare sul posto.

Il Dpcm del 26 aprile infatti ha stabilito che dal 4 maggio è consentita la ristorazione da asporto per bar e ristoranti che si va ad aggiungere all’attività di consegna a domicilio:

“Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché la ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi”.

Fonti di riferimento: Hallo-MuenchenEuro Weekly News, ElMundo

LEGGI anche:

Coronavirus: la Germania allenta il lockdown e il tasso di contagio risale per la prima volta da marzo

Sala minaccia di chiudere i Navigli dopo le immagini dei canali presi d’assalto dalle persone (senza distanziamento)

Il ristorante vegetariano di Amsterdam che ha introdotto “serre private” per cenare mantenendo il distanziamento sociale (anche quando piove)

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook