Quando il cibo biologico contiene pesticidi: il servizio di Le Iene

Attenzione al falso bio. Soltanto pochi giorni fa vi avevamo spiegato come riconoscere un vero prodotto biologico. Le Iene hanno deciso di soffermarsi su questo argomento nella puntata di ieri, mercoledì 26 novembre. Purtroppo il biologico non è esente da truffe. E' bene fidarsi soltanto dei prodotti bio certificati.

Attenzione al falso bio. Soltanto pochi giorni fa vi avevamo spiegato come riconoscere un vero prodotto biologico. Le Iene hanno deciso di soffermarsi su questo argomento nella puntata di ieri, mercoledì 26 novembre. Purtroppo il biologico non è esente da truffe. È bene fidarsi soltanto dei prodotti bio certificati.

Le Iene infatti hanno smascherato degli agricoltori che vendono cibo biologico che in realtà non viene coltivato da loro secondo le regole, ma proviene direttamente dall’ortomercato. La questione è molto semplice. Agricoltori senza scrupoli che vogliono guadagnare sulla pelle dei consumatori che scelgono di mangiare sano e naturale acquistano frutta e verdura convenzionale – non bio e coltivata e trattata con pesticidi – all’ortomercato.

Poi la rivendono come se fosse bio, come se l’avessero coltivata nell’azienda agricola di famiglia. Si tratta di una vera e propria ingiustizia nei confronti dei consumatori che cercano di dare fiducia alle aziende agricole per evitare i classici acquisti al supermercato, nell’intento di mangiare più sano e di risparmiare.

Le Iene hanno seguito un agricoltore che la mattina presto si recava all’ortomercato, comprava i prodotti di cui aveva bisogno e poi li rivendeva come se si trattasse di frutta e verdura bio coltivata in modo naturale nell’orto di famiglia. Ecco allora che un complice di Agresti, la Iena che si è occupata del servizio, ha acquistato proprio quella verdura e l’ha fatta analizzare. Il risultato? Conteneva tracce di pesticidi.

Non si trattava di residui di pesticidi in grado di mettere a rischio la salute, ma ricordiamo che queste sostanze possono accumularsi nel nostro organismo nel corso del tempo e le conseguenze potenzialmente negative del fenomeno non sono ancora state accertate e approfondite a sufficienza.

I prodotti biologici, in alcuni casi, possono costare fino al 90% in più rispetto ai prodotti convenzionali. Il prezzo è chiaro, comprare bio è una scelta personale, ma i consumatori non dovrebbero mai essere ingannati. Ci chiediamo: quanti casi simili di agricoltori disonesti che spacciano per bio prodotti che non lo sono esistono in Italia? Speriamo che siano davvero pochi.

Come fare allora a fidarsi del biologico? Basta semplicemente non fare acquisti ad occhi chiusi. Infatti, secondo le regole di questo settore, se i prodotti non sono confezionati il consumatore ha il diritto di chiedere all’azienda produttrice la documentazione che attesti che si tratti di un prodotto biologico certificato correttamente da un ente autorizzato.

Un prodotto biologico deve essere sempre sottoposto a verifiche da parte di un organismo di controllo autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole per poter essere venduto in Italia. Le etichette devono sempre riportare tutte le informazioni previste dalla legge, a partire dal logo europeo per il biologico.

Guarda qui il servizio di Le Iene sui prodotti bio.

Marta Albè

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