Preservare i nostri mari un passo alla volta, a partire dalla stagionalità del pesce

Dobbiamo essere orientare le nostre scelte andando oltre alle poche specie di pesce pregiate e più conosciute e tenendo conto della stagionalità.

È squisito, fa bene ad adulti e bambini ed è ricco di tantissime proprietà, ma quanto siamo attenti nell’acquisto del pesce? Al di là dei gusti e della “visibile freschezza” che ci porta a preferire un tipo di pesce piuttosto che un altro, quanto ne sappiamo una volta che siamo di fronte a un bancone pieno zeppo di ogni ben di Dio? La risposta è inevitabilmente “poco o niente”.

E non solo. È ancora cosa poco nota che anche ciò che peschiamo dai mari è in via di estinzione: si stima, infatti, che saranno moltissime le specie ittiche che tra qualche anno potrebbero non esistere più se continuano le attuali tendenze di pesca e di consumo.

Cosa vuol dire? Che al momento dell’acquisto dobbiamo essere più attenti a ciò che ci propongono, orientando le nostre scelte andando oltre alle poche specie pregiate e più conosciute e tenendo conto della stagionalità.

Anche il mare, infatti, così come la terra, ha i suoi cicli da rispettare: per cui, se siamo attenti a comprare frutta e verdura di stagione, così dobbiamo porre attenzione anche ad acquistare solo il pescato di stagione. In questo modo contribuiamo a preservare l’ambiente, aumentando di contro la qualità di ciò che mangiamo e acquistando prodotti meno costosi.

Come sono i nostri acquisti ora

Secondo i dati di Eumofa, nel 2018 il consumo di prodotti ittici è aumentato in tutta Europa e in particolare in Italia (+4% rispetto al 2015). È un costante aumento che da un lato denota una maggiore attenzione per la nostra alimentazione, ma che dall’altro potrebbe causare un sempre maggiore sfruttamento delle specie più commercializzate e a una loro possibile estinzione.

Il 73% dei prodotti ittici che consumiamo in Europa, infatti, si riferisce a solo 15 specie e, tra queste, 5 rappresentano il 43% dei consumi totali (e sono tonno, merluzzo, salmone, pollock e gamberetti). Insomma, scegliamo sempre le stesse specie e ci dimentichiamo che il mare abbonda di pesci eccellenti.

Il segreto è spostare i consumi verso le cosiddette specie neglette o dimenticate, in modo da ridurre le importazioni di pesce di dubbia provenienza e sostenibilità e contribuire così anche a ridurre l’impatto negativo della pesca industriale sugli ecosistemi marini e sulla sopravvivenza delle specie.

Ma attenzione, tutto ciò va fatto seguendo la stagionalità dei prodotti!

Stagionalità di pesca e stagionalità dei mesi di riproduzione, facciamo chiarezza

pesci

Rispettare le specie che vivono nei mari e fare acquisti consapevoli significa, dunque, rispettare la stagionalità dei mesi di riproduzione delle specie. Se da un lato, la stagionalità di pesca indica i mesi in cui i pesci sono più facili da pescare (e, quasi in tutti i casi, i pesci sono più facili da pescare proprio quando sono in fase riproduttiva), dall’altro la stagionalità sulla quale dovremmo basarci è quella che tiene conto dei mesi riproduzione. Ovvero, va comprato pesce al di fuori del suo periodo di riproduzione.

Il concetto si stagionalità responsabile, infatti, quello al quale dovremmo attenerci, riguarda la stagionalità di pesca al netto dei mesi di riproduzione delle specie, considerando tutti i mesi in cui le specie ittiche sono più facili da trovare in pescheria senza considerare però i mesi di riproduzione.

Quindi, quando compriamo il pesce, scegliamo la qualità e la freschezza dei prodotti locali sì ma anche e soprattutto quelli non in declino e fuori dai cicli di riproduzione.

Come sceglierli e riconoscerli? Il consiglio e rivolgerci al nostro pescivendolo di fiducia o a fonti attendibili come il sito internet di Hello Fish!

Il portale Hello Fish!

Il portale Hello Fish! spiega come diventare cittadini e consumatori consapevoli e responsabili portandoci a preferire il consumo di prodotti ittici d’allevamento o pescati in modo sostenibile.

Costruito su oltre 21mila campi informativi e realizzato con la collaborazione tra Unioncamere e Mipaaft, Hello Fishè oggi il più autorevole portale di informazione sulle specie ittiche, pronto a chiarire cosa sono e cosa rappresentano in termini di sostenibilità la “piccola pesca artigianale” e l’acquacoltura e a fornire una guida al consumo sostenibile e responsabile dei prodotti ittici (rispetto delle taglie minime, periodi di riproduzione, specie a rischio estinzione).

Quanto alla stagionalità, le raccomandazioni del sito Hello Fish sono improntate al pieno rispetto dei cicli riproduttivi delle specie ittiche: tengono conto dei soli mesi in cui le specie, pur essendo facili da pescare e trovare, non sono nel vivo della loro fase riproduttiva. Hello Fish è una delle poche fonti istituzionali che fornisce questo dettaglio informativo sulla stagionalità e sulla riproduzione di tutte le specie ittiche maggiormente commercializzate.

Per ciascuna delle 130 specie trattate dal portale, ci sono informazioni puntuali sui mesi di riproduzione e sui mesi in cui l’acquisto della specie è certamente sostenibile.

Inoltre, per favorire la diffusione di una cultura dell’acquisto consapevole e responsabile, ogni settimana Hello Fish propone un prodotto ittico nella sezione “La specie della settimana”: un prodotto di stagione, non soggetto al rischio specie e fuori dal periodo di riproduzione.

Ed è così che scopriamo che ora, tra l’autunno e l’inverno possiamo comprare non solo acciughe, cefali e totani, ma anche calamari, mazzancolle e pesce sciabola…

E in estate cosa compreremo? Divertitevi a scoprirlo su Hello Fish

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