Filiera corta: è San Donato (Mi) il primo ospedale a km 0 d’Italia

Frutta e verdura a filiera corta faranno del Policlinico San Donato, a Milano, il primo ospedale a km 0 del nostro Paese. La qualità, la salute e la tutela ambientale entrerano quindi nelle corsie dell'ospedale grazie alla collaborazione con la cooperativa Agricolturamica, neonata creatura di Coldiretti che farà da tramite tra la struttura e gli agricoltori associati.

Frutta e verdura a filiera corta faranno del Policlinico San Donato, a Milano, il primo ospedale a km 0 del nostro Paese. La qualità, la salute e la tutela ambientale entrerano quindi nelle corsie dell’ospedale grazie alla collaborazione con la cooperativa Agricolturamica, neonata creatura di Coldiretti che farà da tramite tra la struttura e gli agricoltori associati.

Dopo un primo periodo di prova, conclusosi con risultati positivi, la nuova mensa a km 0 sta ora entrando a pieno regime e assicurerà circa 60 tonnellate all’anno tra frutta e verdura di stagione e, ogni qual volta sarà possibile, locale. L’educazione alimentare si unisce così alla salvaguardia dell’ambiente in un luogo, come quello ospedaliero, spesso associato a cattiva nutrizione e sprechi incredibili.

Abbiamo cercato il meglio dai territori italiani garantendo stagionalità, freschezza e qualità – spiega Nino Andena, Presidente della Coldiretti Lombardiaimpegnandoci con l’ospedale di San Donato in una grande operazione di educazione alimentare che riguarda non solo i pazienti, ma anche le loro famiglie e l’intera società”. I fornitori saranno sempre controllati e garantiti: in alcuni casi si tratta di aziende del territorio, come la CascinaPizzo di Mediglia, in altri ci si sposterà un po’, come per le carote, le zucchine e i kiwi coltivati nel Veronese, o le arance, i limoni e le clementine che arrivano dalla Calabria.

All’interno dei locali della mensa sarà inoltre possibile, per pazienti e operatori, ricevere informazioni sui prodotti consumati, grazie a cartelli che ne indicheranno provenienza e qualità nutritive.

All’esperienza nell’ospedale milanese si affianca poi quella realizzata nelle scuole con il Progetto E.A.T. (Educazione Alimentare Teenagers), portato avanti da due anni dai nutrizionisti del Policlinico San Donato con le scuole medie di San Donato, e che proseguirà fino all’EXPO 2015. Grazie a questa iniziativa, i ragazzi imparano l’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata, ma anche la bellezza di riscoprire prodotti locali e genuini, che raccontano storia e cultura del territorio in cui nascono e che aiutano a ridurre l’inquinamento causato dai trasporti delle merci.

Il lavoro con il Policlinico di San Donato – spiega Carlo Franciosi, Presidente della Coldiretti di Milano e Lodiè importante perché rappresenta un’esperienza pioneristica in Italia e può essere d’esempio per altri ospedali, scuole e mense. Perché una corretta alimentazione è alla base di una buona salute. Il cibo non è solo una merce, ma è anche il miglior modo per raccontare un territorio.

Gli fa eco Nicola Bedin, amministratore delegato dell’IRCCS Policlinico San Donato: Il nostro è il primo grande ospedale a km zero in Italia. Ma oggi tutte le aziende italiane sono chiamate a diffondere una nuova cultura: quella del consumo consapevole e di qualità. La sfida ambientale può essere vinta solo se i gesti quotidiani di ognuno di noi sono pensati in questo senso.

E questo cambiamento può partire proprio dal luogo in cui si ricerca e si lavora per preservare la salute, di cui il cibo è uno degli elementi fondamentali.

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