Castagne o ippocastani? Come distinguere le varietà velenose da quelle commestibili

Le castagne e gli ippocastani sono simili, eppure non hanno molto in comune. Spieghiamo come distinguere le due varietà

Le castagne e gli ippocastani sono simili, eppure non hanno molto in comune. Spieghiamo come distinguere le due varietà

La stagione delle castagne è iniziata con l’autunno: bambini e buongustai ne saranno felici. Alcune varietà di castagne sono sicure da mangiare, mentre altre sono velenose per l’uomo, ma sono perfette per l’artigianato, stiamo parlando degli ippocastani. Spieghiamo le differenze. (Leggi anche: Castagne: proprietà, usi e come cucinarle per valorizzarne tutti i benefici)

Castagne e ippocastani: quali varietà sono commestibili? 

L’ ippocastano e il castagno, noto anche come castagno dolce, sono simili, tuttavia appartengono a famiglie di alberi completamente diverse: il castagno alla famiglia del faggio, mentre l’ippocastano, velenoso per l’uomo, alla famiglia degli alberi del sapone.

I frutti della castagna dolce sono chiamati castagne o marroni, non sono solo commestibili, infatti, nei secoli passati la castagna veniva addirittura utilizzata come alimento base per la popolazione rurale grazie al suo alto contenuto di amido. Oggi sono il frutto autunnale per eccellenza. 

Ippocastani e castagne: ecco le differenze 

Fortunatamente, castagne e ippocastani si distinguono facilmente:

  • sulle foglie degli alberi: le grandi foglie dell’ippocastano sono costituite da cinque foglie singole più piccole e sono simili alle foglie di faggio. Le foglie del castagno dolce, invece, si trovano singolarmente sul ramo e presentano piccole spine appuntite sul bordo.
  • sul guscio del frutto: i frutti dell’ippocastano sono in un guscio duro e spinoso. Il guscio della castagna, invece, è costituito da tante morbide spine.
  • sui frutti: i frutti dell’ippocastano vanno da sferici a piriformi. La forma dei marroni è piuttosto piatta e appuntita. 

Castagna dolce: quando e come mangiare le castagne

I castagneti fioriscono a giugno e luglio, e i frutti cadono dall’albero al più presto alla fine di settembre. Puoi trovare castagne in molti parchi e boschi di latifoglie, quindi vale la pena tenere gli occhi aperti mentre si cammina. Le castagne non sono solo gustose, sono anche salutari: contengono molte calorie, ma anche proteine ​​di alta qualità, sono prive di glutine e sono meno grasse delle noci. Sono presenti anche preziosi minerali e vitamine come il potassio, la vitamina C e le vitamine del gruppo B.

Le castagne possono essere preparate e consumate in molti modi; nel caso delle castagne crude bisogna prima togliere la buccia. Se hai intenzione di cucinarle in padella o metterle al forno, assicurati di tagliarle trasversalmente in modo che cuociano in modo ottimale. Una volta cotte puoi sbucciarle e mangiarle.

Gli ippocastani sono commestibili? 

Gli ippocastani fioriscono prima, da aprile a maggio, e i suoi frutti maturano a settembre e ottobre. Questa varietà è pericolosa e l’uomo non deve consumare gli ippocastani, perché sono velenosi e tossici. L’ingestione di questi frutti può causare vomito e nausea, e in caso di dose eccessiva può comparire addirittura una sindrome emorragica grave. Anche i cani e i cavalli non dovrebbero mangiare gli ippocastani, perché nel peggiore dei casi i frutti potrebbero causare avvelenamento.

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Fonte: Oekotest

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