Come costruire un essiccatore per alimenti homemade

Tutto è partito dal costo dei fichi secchi bio…un furto! Poi da tempo, avendo acquistato e letto solo crudo si è fatta largo in me l’idea della necessità di aumentare la quantità nella mia alimentazione di cibi non cotti. L'essicazione non fà altro che togliere l'acqua agli alimenti e permette così una buona e lunga conservazione del cibo senza che esso venga attaccato da muffe e funghi, e poi dà un gusto meraviglioso poter mangiare delle albicocche in pieno inverno….che non arrivino da serre o dall'altro capo del mondo sapendo che sono bio e homemade perché essiccate da sé!

Tutto è partito dal costo dei fichi secchi bio…un furto! Poi da tempo, avendo acquistato e letto “solo crudo” si è fatta largo in me l’idea della necessità di aumentare la quantità nella mia alimentazione di cibi non cotti. L’essicazione non fà altro che togliere l’acqua agli alimenti e permette così una buona e lunga conservazione del cibo senza che esso venga attaccato da muffe e funghi, e poi dà un gusto meraviglioso poter mangiare delle albicocche in pieno inverno….che non arrivino da serre o dall’altro capo del mondo sapendo che sono bio e homemade perché essiccate da sé!

Certo il massimo sarebbe (come in Sicilia!) essiccare al sole ma…chi lo vede il sole se non è agosto qui dalle mie parti!…perciò ecco spiegata la voglia di “costruire un essiccatore!

Certo ne esistono decine in commercio perciò potete pure comprarvelo…ma a parte il costo molto alto siete sicuri che vi darà le stesse soddisfazioni?!

E allora….via!

E studiaci e lavoraci e cerca e cerca e alla fine grazie a Mammafelice e al suo magnifico essiccatore corredato di foto e spiegazioni e a “Solo crudo” libro fantastico che può introdurre in maniera semplice alla nutrizione crudista anche io ho realizzato il mio primo essiccatore per alimenti homemade!!!

L’ho realizzato con pannelli di compensato a formare un parallelepipedo con 2 lati forati per un parziale ricircolo d’aria e che non permettono peròl’entrata di polvere o sporco, un lato poi è “a sportello” che si chiude tramite un paio di calamite e sull’esterno è dotato di un piccolo pomello per aprirlo.

essicatore_1

4 pomelli poi sono stati usati come piedini per tener rialzato dal piano di lavoro l’essiccatore, 2 ripiani interni sono stati realizzati grazie al recupero di 2 griglie da forno elettrico appoggiate su 2 staffette di legno avvitate ai lati ed infine una lampadina sul fondo ed un interruttore sull’esterno lo completano.

La lampadina è alogena da 40 Watt (non a risparmio energetico perché altrimenti non scalda!), certo usarlo la notte e per un paio di volte al mese bello pieno potrebbe essere un buon compromesso.

Per esser certi che si ottenga una buona essiccazione senza che si raggiungano alte temperature soprattutto sulla griglia inferiore (che non devono mai superare i 40°C!) va aggiunto un termometro per tener monitorata la temperatura!

essicatore_2

Il mio primo esperimento è stata l’essicazione delle scorze di limone e arancia…facile e ben riuscito….perfettamente essiccate in circa 6 ore

Secondo esperimento: fettine di mela….forse un po’ troppo spesse…essiccate in circa 15 ore…

Grazie a “Solo crudo” le prossime sperimentazioni saranno: croccanti di carruba (realizzati con burro di mandorle, banane, polvere di carruba, datteri), chip di zucchine, pane di datteri alla cannella ( fatto con grano germogliato, datteri, cannella e uvette)!

foto e testi: Kia – Carmela Giambrone

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