Il pomodoro è rosso solo per caso, in origine era viola

Una curiosa scoperta sul pomodoro è quella che hanno fatto in contemporanea due studi, uno italiano e l’altro cinese. In origine questo frutto non era rosso ma bensì viola!

Una curiosa scoperta sul pomodoro è quella che hanno fatto in contemporanea due studi, uno italiano e l’altro cinese. In origine questo frutto non era rosso ma bensì viola!

Secondo le due ricerche è stato il caso a “metterci lo zampino” facendo diventare il pomodoro rosso come oggi tutti lo conosciamo, o meglio è stata una mutazione casuale del Dna. Anticamente questo frutto era infatti dotato di una buccia viola con delle striature che stava ad indicare la grande presenza di antocianine, sostanze antiossidanti (le stesse che ancora oggi colorano frutti come uva e more).

Ad arrivare allo stesso risultato, affermando appunto che il pomodoro in origine era viola, sono stati due team di ricerca, uno del PlantLab dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna e l’altro dell’Accademia Cinese delle Scienze di Pechino che hanno pubblicato i loro studi su Plant Communications e Molecular Plant.

E’ già dagli anni ’70 che è stata identificata una varietà di pomodoro caratterizzata dalla buccia viola. Questa, chiamata Anthocyanin Fruit (Aft) e incrociata con un’altra, la Atroviolacea (Atv), portava alla creazione di un pomodoro viola scuro con una buccia del colore della melanzana.

Le nuove ricerche hanno però scoperto che non erano queste varietà di pomodori ad avere un “super gene” in grado di dargli quel colore così forte ma piuttosto sono i moderni pomodori ad aver perso qualcosa nella loro genetica.

I pomodori rossi, sostanzialmente, presentano una mutazione genetica sul gene Aft che viene inattivato mentre il gene rimane integro nella varietà Aft. Questo cambiamento nel Dna del pomodoro è avvenuto in maniera casuale e una volta verificatosi è stato apprezzato per la produzione moderna di questo frutto.

Un destino simile ha avuto l’uva, le cui varietà bianche altro non sono che mutazioni avvenute a partire dalle originarie varietà che erano solo nere.

Queste due ricerche potrebbero ora portare alla selezione di pomodori di varietà più ricche in antociani e dunque dotati di un maggiore potere antiossidante.

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Francesca Biagioli

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