Il consorzio delle nocciole dice no a Ferrero in Calabria: “non svendiamo le nocciole alle multinazionali”

Il Consorzio di Valorizzazione e Tutela della Nocciola di Calabria ribadisce il suo no alla proposta di Ferrero che mirava alla produzione locale

Una netta presa di posizione quella del Consorzio di Valorizzazione e Tutela della Nocciola di Calabria di Torre di Ruggiero che ha detto un secco NO alla proposta di Ferrero che mirava alla produzione di nocciole locali.

Un brutto colpo alla Ferrero e alla sua Nutella proprio adesso che c’è chi festeggia il World Nutella Day. In seguito alle notizie uscite nei giorni scorsi su alcuni media e sui social che volevano un arrivo della multinazionale in Calabria con l’obiettivo di utilizzare la ‘tonda Calabrese’ rilanciando il lavoro sul territorio, arriva la secca risposta del presidente del Consorzio delle nocciole della Calabria, Giuseppe Rotiroti, affidata ad un comunicato stampa.

Rotiroti si è sostanzialmente limitato a ribadire quanto già specificato all’azienda ben 3 anni fa. La Ferrero, nell’ambito del progetto di allargare le forniture italiane, era interessata alla produzione di nocciole calabresi ma, sostengono dal consorzio, questa scelta non aiuterebbe affatto l’economia locale e il rilancio del settore dato che la multinazionale si limiterebbe a portare via le nocciole, spostando la trasformazione fuori dalla regione. Come scrive nella nota:

“La nostra scelta è quella della qualità e di una trasformazione del prodotto che deve avvenire qui, consentendo alle imprese di strutturarsi ed ai territori di mantenere la propria identità. Noi, come consorzio, abbiamo deciso di puntare sul piccolo imprenditore che intende diventare grande attraverso la qualità del proprio prodotto. (…) la corilicoltura non può e non deve essere abbandonata alle scelte delle multinazionali”.

Questa è la questione principale che ha portato a dire no alla Ferrero ma ci sono anche altre motivazioni. Gli alberi della nocciola tonda calabrese, come ha ricordato Rotiroti, non hanno le caratteristiche idonee per avviare una produzione intensiva:

“Per gli obiettivi della Ferrero di fatto non basterebbe l’intero territorio vocato alla produzione e ricompreso tra i Comuni di Cardinale, Torre di Ruggiero e Simbario. Il progetto della multinazionale richiederebbe grandi distese e una qualità ridotta, a fronte di una quantità che sarebbe invece enormemente superiore”

Non possiamo che spalleggiare la scelta coraggiosa di chi ha davvero a cuore il proprio territorio.

Fonte di riferimento: Ansa

Foto copertina: ©Consorzio Valorizzazione Tutela Nocciola Calabria /Facebook  

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