Il cancro e l’utopia dei 100 bicchieri di vino rosso al giorno per prevenirlo

Cancro, vino rosso. Un aiuto contro il cancro dal vino rosso? Probabilmente non risiede in tale bevanda la reale soluzione per contrastare il cancro, dato che, al fine di assumere una delle sostanze utili allo scopo contenuta nel vino rosso in una quantità sufficientemente elevata al raggiungimento dell’obiettivo desiderato, occorrerebbe bere 100 bicchieri di vino rosso al giorno.

Un aiuto contro il cancro dal vino rosso? Probabilmente non risiede in tale bevanda la reale soluzione per contrastare il cancro, dato che, al fine di assumere una delle sostanze utili allo scopo contenuta nel vino rosso in una quantità sufficientemente elevata al raggiungimento dell’obiettivo desiderato, occorrerebbe bere 100 bicchieri di vino rosso al giorno.

Una vera e propria utopia, dunque. Un gruppo di ricercatori australiani si è occupato di rilevare la presenza di una sostanza dal potere anti-cancerogeno contenuta nel vino rosso. Si tratta del resveratrolo e ad esso è stata attribuita la capacità di prevenire il sopraggiungere di una patologia tanto grave come il cancro.

La concentrazione di resveratrolo all’interno della bevanda risulterebbe però molto più inferiore di quanto si potesse pensare. Esso risulterebbe maggiormente presente nella buccia degli acidi uva e andrebbe perduto in gran parte durante i procedimenti necessari per ottenere il vino rosso a partire dall’uva.

Prendendo in considerazione il vino rosso, gli esperti hanno calcolato che sarebbe necessario assumerne ben 100 bicchieri al giorno per ottenere una quantità di resveratrolo che possa essere considerata efficace per la prevenzione del cancro. Si tratta di un quantitativo realmente eccessivo ed evidentemente impossibile da assumere.

Se da una parte il semplice vino rosso non potrà essere considerato come una fonte di prevenzione per il cancro, dall’altra parte gli esperti potranno concentrarsi sulla possibilità di estrarre la sostanza ritenuta utile direttamente dallo stesso vino o dagli acini d’uva, in modo tale da poter impiegare una quantità ben calcolata di resveratrolo nella produzione di integratori che permettano di assumere lo stesso in sicurezza, senza dover ricorrere al consumo di quantitativi eccessivi di bevande alcoliche come il vino rosso, non di certo indicato per il mantenimento della salute generale dell’organismo.

Marta Albè

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