Aneto: proprietà, usi e controindicazioni

L’aneto è una pianta aromatica che viene utilizzata in cucina per rendere più gustosi diversi tipi di piatti ma utile anche in fitoterapia grazie alle sue interessanti proprietà. Quali sono allora gli usi e le controindicazioni dell’aneto?

L’aneto è una pianta aromatica che viene utilizzata in cucina per rendere più gustosi diversi tipi di piatti ma utile anche in fitoterapia grazie alle sue ottime proprietà. Quali sono allora gli usi e le controindicazioni dell’aneto?

L’Anethum graveolens è una pianta molto simile al finocchio selvatico usata fin dall’antichità per le sue proprietà curative in particolare per il suo effetto antispasmodico e digestivo. Originaria dell’India questa erba officinale della famiglia delle Apiaceae è particolarmente utilizzata nella cucina orientale.

PROPRIETA DELL’ANETO

Le proprietà dell’aneto si evidenziano soprattutto a livello gastrointestinale. Questa pianta è ottima ad esempio per chi ha problemi di digestione, meteorismo o soffre di coliche e crampi allo stomaco. L’aneto è inoltre in grado di combattere l’alitosi e grazie al suo potere diuretico è un rimedio naturale interessante per chi soffre di cellulite o ritenzione idrica.

Grazie alla presenza di alcuni oli essenziali presenti nell’aneto, questa erba aromatica è in grado di stimolare la bile e i succhi gastrici, allo stesso tempo migliorando la peristalsi intestinale. Ha inoltre doti depurative e calmanti, se assunta prima di dormire, aiuta a riposare meglio.

Sembra poi che l’aneto abbia anche proprietà antimicrobiche e antifungine, dunque potrebbe rivelarsi un ottimo alleato del nostro sistema immunitario.
L’aneto vanta infine proprietà anticancro grazie alla presenza di alcuni prinicipi attivi chiamati monterpeni. Queste sostanze sono in grado di stimolare e di attivare la secrezione di un enzima chiamato glutathione-S-transferase, un potente antiossidante che sarebbe in grado di neutralizzare alcuni agenti cancerogeni.

USI DELL’ANETO

Dell’aneto si utilizzano sia i semi essiccati che le foglie, nel nostro paese però l’uso di questa erba aromatica (che ha un sapore a metà strada tra finocchio e anice) non è molto diffuso al contrario di quello che avviene in Oriente e in altri paesi europei.

salsa tzatziki ricetta

In Grecia, ad esempio, questa erba aromatica e officinale è uno degli ingredienti tipici per la preparazione della salsa tzatziki.

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Generalmente l’aneto viene utilizzato per aromatizzare sottaceti, insaporire pesce e uova ma anche verdure (ottimo in particolare sulle patate), yogurt o formaggi. Vista la somiglianza con il finocchio selvatico, c’è chi utilizza i semi di aneto per rendere più gustoso il pane o altri prodotti da forno fatti in casa.

Con i semi di aneto si può realizzare anche un olio aromatizzato (qui una ricetta che potete sperimentare) oppure un liquore da utilizzare a fine pasto per favorire la digestione.

aneto tisana

Ottima infine la tisana all’aneto, che può utilizzare chi vuole favorire depurazione e disintossicazione ma anche chi cerca di ridurre gonfiore addominale e migliorare i processi digestivi. Si prepara in maniera molto semplice: occorrono 1 cucchiaio di semi essiccati o di foglie di aneto da lasciare in infusione in una tazza di acqua bollente per circa 10 minuti. Trascorso il tempo filtrare e bere così com’è oppure aggiungendo del dolcificante naturale.

Se si vuole combattere un problema di alitosi, invece, potrebbe essere sufficiente masticare una manciatina di semi di aneto al bisogno.

L’aneto può essere utilizzato anche come rimedio di bellezza in particolare per chi ha unghie fragili. Con questa erba officinale o con i suoi semi triturati mischiati ad acqua si possono fare impacchi più volte al giorno per rafforzare le unghie di mani o piedi.

ANETO: CONTROINDICAZIONI

Se utilizzato in cucina a piccole dosi, l’aneto non presenta sostanziali controindicazioni. Un uso fitoterapico e dunque curativo, invece, è sconsigliato non solo in gravidanza e allattamento ma anche in caso di infiammazioni alle vie urinarie o se si sta molto esposti al sole o ancora ci si sottopone a trattamenti con raggi ultravioletti.

Francesca Biagioli

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