Assenzio: bocciato dal Parlamento Europeo il primo tentativo di definizione legale

Assenzio, un distillato alcolico ad alta gradazione dal caratteristico aroma di anice, che nel passato avrebbe contribuito a stimolare la creatività di artisti e scrittori. Ora l’Unione Europea vorrebbe stabilire una definizione legale per i distillati di erbe identificabili con il nome di assenzio, ma il Parlamento Europeo è intervenuto bocciando la prima proposta avanzata da parte della Commissione Europea.

Assenzio, un distillato alcolico ad alta gradazione dal caratteristico aroma di anice, che nel passato avrebbe contribuito a stimolare la creatività di artisti e scrittori. Ora l’Unione Europea vorrebbe stabilire una definizione legale per i distillati di erbe identificabili con il nome di assenzio, ma il Parlamento Europeo è intervenuto bocciando la prima proposta avanzata da parte della Commissione Europea.

La definizione di assenzio in oggetto non avrebbe ottenuto il favore dei parlamentari in quanto non avrebbe potuto adattarsi alle differenti ricette per la preparazione tradizionale del distillato presenti all’interno degli Stati membri dell’Unione Europea. La definizione presentata da parte della Commissione Europea sarebbe stata basata sulla presenza di un contenuto minimo di tujone, sostanza da alcuni ritenuta responsabile di effetti simili al THC, e di anetolo, composto utilizzato per conferire alla bevanda l’aroma di anice.

Il Parlamento Europeo ha apposto il proprio veto a tale definizione, con una decisione sostenuta da 409 pareri favorevoli e contrastata da 247 voti contrari; soltanto 19 le astensioni. La Commissione Europea, intenzionata a regolamentare il distillato di assenzio, presenterà dunque una nuova proposta per la sua definizione legale.

Non tutte le ricette tradizionali, come reso noto da parte dei parlamentari, prevedrebbero infatti l’impiego di anetolo come aromatizzante. Altri produttori di distillati definiti come assenzio utilizzerebbero varietà di artemisia prive di tujone, anziché la ben nota Artemisia absinthium, in cui la sostanza è contenuta. Il contenuto di tujone non dovrebbe dunque essere considerato come una caratteristica indispensabile per l’assenzio.

Secondo la proposta, dovrebbero essere definiti come assenzio i distillati contenenti tra i 5 ed i 35 milligrammi di tujone per chilo, ma Paesi come la Germania vorrebbero che fossero definite come assenzio anche bevande prive di tujone, per evitare qualsiasi tipo di rischio per la salute. A ciò si aggiunge la volontà della Svizzera di rivendicare l’assenzio come specialità nazionale e di ottenere l’esclusiva della sua produzione. In Italia, l’assenzio era stato vietato nel 1931 ed in seguito legalizzato nel 1992. Per conoscere il destino di questo distillato, non resta che attendere le future decisioni del Parlamento Europeo.

Marta Albè

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