Riso bianco Vs. Riso integrale: vantaggi e precauzioni

Il riso costituisce l’alimento base per gran parte della popolazione mondiale. Alcuni lo utilizzano come piatto principale, altri come contorno. In Italia il riso è un must in estate nella realizzazione di fresche insalate. Ed in inverno chi non si è mai riscaldato gustando un ottimo risotto? Il riso è un alimento versatile, si sposa con i condimenti più vari e in genere è apprezzato da tutti.

Il riso costituisce l’alimento base per gran parte della popolazione mondiale. Alcuni lo utilizzano come piatto principale, altri come contorno. In Italia il riso è un must in estate nella realizzazione di fresche insalate. Ed in inverno chi non si è mai riscaldato gustando un ottimo risotto? Il riso è un alimento versatile, si sposa con i condimenti più vari e in genere è apprezzato da tutti.

Le qualità di riso sono numerosissime, dal carnaroli, al parboiled, al violone nano, fino al riso nero, dai chicchi lunghi e prodotto sia in Oriente che in Italia. Ma la distinzione primaria in questo campo si pone tra riso bianco e riso integrale. Al riso bianco siamo tutti abituati, mentre molti stanno riscoprendo il riso integrale, alla ricerca di un’alimentazione più sana ed equilibrata.

Quali sono i vantaggi del preferire l’uno all’altro? Sono necessarie precauzioni per la conservazione? Scopriamolo insieme.

Riso bianco

Il riso bianco si ottiene tramite una particolare lavorazione dei chicchi che ne elimina la crusca ed il germe. Ciò determina purtroppo l’asportazione di gran parte delle sostanze nutritive utili all’organismo che il riso contiene. Il germe viene eliminato per impedire l’irrancidimento del riso, dovuto alle delicate componenti oleose in esso presenti. Il riso bianco può essere conservato in dispensa per periodi molto lunghi, senza che si deteriori.

Riso integrale

Il vero riso integrale viene privato soltanto della parte più esterna e non commestibile del chicco, la lolla. In tal modo tutte le sostanze nutritive presenti nel chicco rimangono inalterate, a nostro beneficio. Il riso integrale sarebbe quindi da preferire al riso bianco, raffinato, per il suo apporto di nutrienti di maggiore qualità.

Proprietà

Il riso integrale, rispetto al riso bianco, contiene:

– il doppio del fosforo

– il doppio del manganese

– più del doppio del ferro

il triplo della vitamina B3

il quadruplo della vitamina B1

– una quantità di vitamina B6 dieci volte superiore

Il manganese è fondamentale per la produzione di energia, per il rilascio di ormoni e per le sue proprietà antiossidanti. Il suo elevato contenuto di fibre e selenioriduce il rischio di malattie intestinali. I fitonutrienti che lo compongono soino utili per la prevenzione di malattie cardiache e degenerative.

Il riso integrale è un alimento di facile digeribilità, sebbene si tenda a consigliare ai convalescenti di consumare riso bianco, poiché si ritiene che l’elevato contenuto di fibre del riso integrale possa provocare in alcuni casi dei fastidi digestivi.

Di contro, il riso integrale è ritenuto ottimo in caso di insufficienza renale e di obesità, poiché favorisce le funzioni metaboliche. Costituisce inoltre un valido aiuto per tenere sotto controllo lapressione sanguigna ed il colesterolo.

Sia il riso bianco che il riso integrale sono completamente privi di glutine. Sono quindi adatti per chi soffre di questa intolleranza e per lo svezzamento dei più piccoli, come primo cereale da introdurre per prevenirla.

Precauzioni

Prima di consumare del riso integrale è necessario verificare che esso non sia rancido. L’irrancidimento si riconosce per la formazione di strani odori. Ciò avviene per il deterioramento degli oli che esso contiene. Il riso integrale andrebbe dunque acquistato in piccole quantità e consumato entro pochi mesi. Per la sua conservazione, una volta aperta la confezione, utilizzate dei contenitori o dei sacchetti sottovuoto e riponeteli in un luogo asciutto, al riparo dall’umidità.

 

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