Anche l’aglio diventa “blu”: è successo a Termoli, in Molise

Dopo le mozzarelle , infatti, pare che anche l’aglio possa diventare blu. Sembra una barzelletta, ma è quanto accaduto realmente nella cittadina molisana di Termoli. A fare l’insolita scoperta una famiglia residente, che aveva comprato il prodotto in un discount locale. L’aglio, circa 15 minuti dopo essere stato tagliato, è diventato di un inquietante colore azzurrognolo, proprio come le famigerate mozzarelle di qualche tempo fa, passando anche per i toni del verde.

Anche l’aglio diventa blu. Il bulbo dal sapore piccante, i cui germogli erano stati recentemente messi sotto accusa nella vicenda eschirichia coli, balza di nuovo all’onore delle cronache, e non per le sue proprietà curative, né per quelle antiinfluenzali.

Dopo le mozzarelle , infatti, pare che anche l’aglio possa diventare blu. Sembra una barzelletta, ma è quanto accaduto realmente nella cittadina molisana di Termoli. A fare l’insolita scoperta una famiglia residente, che aveva comprato il prodotto in un discount locale. L’aglio, circa 15 minuti dopo essere stato tagliato, è diventato di un inquietante colore azzurrognolo, proprio come le famigerate mozzarelle di qualche tempo fa, passando anche per i toni del verde.

Una metamorfosi che non è piaciuta affatto alla famiglia acquirente, che ha deciso di denunciare l’episodio ai carabinieri. Dai primi accertamenti non è risultata nessuna controindicazione nella conservazione dell’aglio, che era stato tenuto in frigo al riparo dalle alte temperature. Unico aspetto inusuale, un odore più intenso del normale, che rimaneva a lungo nelle mani (figurarsi nella bocca, verrebbe da dire!).

Ci siamo spaventati quando lo abbiamo notato. Fino ad oggi abbiamo usato quello che coltivavamo noi, poi due giorni fa ho visto la confezione di aglio nel frigo di casa. Alcuni spicchi li ho usati cotti, quindi non ho notato il loro colore, ma l’altra sera qualcosa ho preso un paio di spicchi e li ho tagliati per condire degli ortaggi e…”, racconta la famiglia termolese che si è ritrovata sulla tavola lo strano spicchio d’aglio.

I carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione di Campobasso hanno subito prelevato il prodotto per i controlli di routine.

Si tratterà di un nuovo caso di contraffazione? Di un nuovo batterio? Colpa degli OGM o di una cattiva conservazione? Interrogativi che restano per ora senza risposta, dal momento che i risultati delle analisi non arriveranno prima di dieci giorni.

Certo è che negli ultimi tempi non si sa davvero più cosa si porta sulle nostre tavole! Nell’incertezza, però, forse sarebbe meglio fare da sé: se avete un giardino, una terrazza o un balcone a disposizione, ecco come coltivare l’aglio in 6 semplici mosse.

Roberta Ragni

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