Tarwi: storia, proprietà e benefici del lupino delle Ande peruviane

Il tarwi, chocho o lupino peruviano (Lupinus mutabilis Sweet) è una varietà di lupino originaria delle Ande del Perù, dell'Ecuador e della Bolivia. In questa zona del mondo è infatti conosciuto da generazioni come un alimento importante per il sostentamento.

Il tarwi, chocho o lupino peruviano (Lupinus mutabilis Sweet) è una varietà di lupino originaria delle Ande del Perù, dell’Ecuador e della Bolivia. In questa zona del mondo è infatti conosciuto da generazioni come un alimento importante per il sostentamento.

Infatti il tarwi è un legume molto ricco di proteine ed ha un ruolo centrale nell’alimentazione e nella gastronomia dei Paesi andini. Questo legume aiuta a prevenire le carenze proteiche che potrebbero sopraggiungere in un’alimentazione piuttosto povera.

Si tratta in generale di una pianta di grande interesse per la nutrizione umana dato che il suo contenuto di proteine è più elevato di quello della soia. Il tarwi fa parte dell’alimentazione dei Paesi andini da secoli, prima ancora della colonizzazione ispanica.

Il tarwi viene definito un alimento dall’elevato valore nutritivo, tanto da essere considerato un vero e proprio superfood, come lo sono altri alimenti tra cui troviamo, ad esempio, anche la quinoa.

Il lupino peruviano e ricco di ferro, calcio e fosforo. Il suo consumo è raccomandato ai bambini e agli adolescenti durante l’età dello sviluppo. È inoltre consigliato alle future mamme durante la gravidanza e alle neomamme nel corso dell’allattamento.

Negli ultimi anni l’importanza di questo alimento era stata sottovalutata rispetto al passato, ma ora anche la scienza sta riscoprendo le proprietà benefiche del tarwi come alimento nutriente e ricostituente per il nostro organismo. Le sue caratteristiche nutrizionali sono simili a quelle della soia. Il tarwi però contiene proteine per il 44,3%, rispetto al 33,4% della soia.

Il consumo del tarwi contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, prevenendo così infezioni e malattie contagiose. Il tarwi, che viene coltivato ad un’altitudine compresa tra i 2000 e i 4000 metri, apporta benefici non soltanto all’organismo umano ma anche ai terreni agricoli, dato che contribuisce ad arricchirli di azoto.

Essendo ricco di fibre, il tarwi, come gli altri legumi, è utile per prevenire l’obesità, per regolare il funzionamento dell’intestino in modo corretto e per prevenire problemi di stitichezza. Il ferro contenuto nel tarwi contribuisce alla produzione dell’emoglobina e al trasporto dell’ossigeno nel sangue.

Una delle maggiori zone di produzione del tarwi è l’altopiano di La Paz. La coltivazione del tarwi negli ultimi anni sta acquisendo una forte valenza sociale. Infatti la sua coltivazione a livello famigliare sta aiutando il sostentamento alimentare delle popolazioni che vivono nelle località andine.

Il tarwi viene consumato come un comune legume oppure viene macinato, una volta essiccato, per ottenere una farina che viene mescolata alla farina di frumento nella preparazione artigianale del pane. Di solito il tarwi viene utilizzato come ingrediente per la preparazione di piatti a base di quinoa o di amaranto.

Dato che si tratta di un alimento davvero salutare, è importante che le comunità peruviane continuino a coltivarlo. È così che alcune associazioni, tra cui Slow Food, si sono attivate per proteggere e incoraggiare la coltivazione del tarwi e di promuovere la vendita locale di questo alimento, per lo più ancora sconosciuto al di fuori delle Ande, in modo da fornire una forma di sostentamento economico alle famiglie degli agricoltori.

Marta Albè

Fonte foto: Twitter

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