Ossido di etilene nel nostro cibo: no, l’Europa non ha la situazione sotto controllo

Potrebbero continuare a essere venduti all’insaputa dei consumatori molti prodotti contenenti ingredienti trattati con ossido di etilene.

Potrebbero continuare a essere venduti all’insaputa dei consumatori moltissimi prodotti non conformi contenenti ingredienti trattati illegalmente con ossido di etilene, la sostanza chimica usata per disinfettare e sterilizzare ritenuta cancerogena, mutagena e tossica e vietata in Europa e la cui presenza negli alimenti sta facendo scattare migliaia di allerte alimentari.

A rivelarlo è Foodwatch, una organizzazione francese, nel momento in cui da un lato molti Paesi, compresa l’Italia, hanno applicato il principio di precauzione e ritirato di fatto dal mercato numerose confezioni di svariati prodotti, dall’altro in molti altri non hanno affatto richiamato alcun tipo di cibo. È un autentico caos su scala europea.

Ebbene, da quanto emerge dai documenti che Foodwatch ha potuto consultare, la Commissione avrebbe chiesto agli Stati membri di non richiamare i prodotti se la concentrazione di ossido di etilene è inferiore alla soglia rilevabile (0,02 mg/kg, per i prodotti fabbricati prima del 14 giugno 2021). Per Foodwatch, questo pretesto è inaccettabile, soprattutto se si considera che i due ingredienti che risultano contaminati attualmente, la gomma di guar e la farina di carrube, sono utilizzati anche nel latte per l’infanzia.

L’organizzazione si è rivolta anche alla Commissione europea con una lettera, perché gli alimenti la cui tracciabilità dimostra che sono stati trattati con questa sostanza illegale violano chiaramente le normative europee sulla sicurezza alimentare (UE 178/2002). 

Lo scandalo ossido di etilene era montato nel settembre 2020 quando in tutta Europa furono richiamati dal mercato alcuni prodotti da forno con sesamo, ingrediente che, proveniente dall’India, risulta contaminato proprio da ossido di etilene. Il 17 giugno, scorso, poi due nuovi ingredienti, la gomma di guar e la farina di carrube risultano contaminati dalla stessa sostanza. Sul sistema di allerta europea si susseguono i richiami che però non riguardano tutti gli stati membri: in Francia, ad esempio, vengono richiamati centinaia di gelati e sorbetti.

Secondo Foodwatch, la Commissione Europea e gli Stati membri si apprestano a considerare in definitiva accettabili questi prodotti non conformi, che – e Foodwatch ancora lo conferma – violano di fatto gli articoli 11 e 14 sulla sicurezza alimentare del regolamento europeo 178/2002.

Una bella gatta da pelare, insomma.

Leggi tutti i nostri articoli su ossido di etilene.

Fonte: Foodwatch

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