Cozze col colera, rientra l’allarme dopo nuove analisi. Cos’è successo davvero

Cozze contaminate dal vibrione del colera? La Asl di Oristano dice no. Dopo il richiamo un lotto di cozze potenzialmente contaminate dall'agente patogeno le autorità fanno chiarezza

Cozze contaminate dal vibrione del colera? La Asl di Oristano dice no. Dopo il richiamo un lotto di cozze potenzialmente contaminate dall’agente patogeno le autorità fanno chiarezza.

In un primo momento, il Ministero aveva reso noto che un lotto di cozze provenienti dal Golfo di Oristano, in Sardegna e prodotte da CBA Arborea, presentavano il vibrione del colera.

Un’allerta circoscritta ma comunque temibile visto che il vibrione del colera causa una violenta infezione batterica caratterizzata da nausea, vomito, crampi alle gambe e disidratazione.

Le cozze contaminate erano quelle della confezione in rete da 1 kg, il lotto è contraddistinto dal codice NS-183778-17 con data di confezionamento 17-11-2018. Il consiglio era quello di non consumarle.

cozze colera

La replica del produttore

Dal canto suo il produttore aveva fatto sapere che il vibrione potenzialmente patogeno sarebbe stato individuato in un campione del prodotto prelevato oltre un mese fa dalla ASL Toscana presso un esercizio commerciale a Massa:

“Ci conforta sapere che nessuna conseguenza dannosa risulta si sia verificata nella zona nei soggetti che hanno consumato il prodotto in questione. L’azienda garantisce comunque la propria più assoluta disponibilità per assicurare, insieme alle Amministrazioni competenti, l’assenza di qualunque rischio per i consumatori e, nell’immediato, ha sospeso la produzione di cozze nel sito di provenienza del lotto dal quale è stato estratto il campione”.

La revoca del richiamo

Come avevano fatto notare i nostri lettori si trattava di un lotto commercializzato a metà novembre. Dove nasce allora l’avviso di richiamo ministeriale, arrivato con un mese di ritardo? Il motivo, per il Ministero è semplice: le cozze potevano essere stata congelate.

A chiarirlo è l’ultimo aggiornamento del Ministero, secondo cui l’Assessorato regionale della Sanità in accordo con la ASSL aveva attivato il richiamo del lotto NS-183778-17 “per quei consumatori che avessero eventualmente provveduto al congelamento”.

revoca richiamo

Ma non è tutto. Stando alle analisi condotte dal Dipartimento di Prevenzione della Ats-Assl Oristano,

“sui mitili prodotti in tutti gli allevamenti in concessione alla cooperativa Cpa Arborea, non è stata rilevata nessuna traccia del Vibrio cholerae”.

Allarme rientrato.

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Francesca Mancuso

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