Ritirato caffè bio per presenza di micotossine. Marca e lotto

Caffè bio contenente micotossine. Il Ministero ha richiamato un lotto del prodotto perché al suo interno sono state rilevate sostanze che potrebbero costituire un rischio per la salute

Caffè bio contenente micotossine. Il Ministero ha richiamato un lotto del prodotto perché al suo interno sono state rilevate sostanze che potrebbero costituire un rischio per la salute.

Ancora un’allerta alimentare. Questa volta a finire nel mirino del Ministero della salute è stato il caffè 100% arabica macinato bio del marchio Il Caffè di Corsino Corsini Spa.

Al suo interno infatti vi è Ocratossina A superiore al limite previsto dal Reg. L88L/2O06 e s.m.i. Questa sostanza è una micotossina, prodotta da specie dei generi Aspergillus e Penicillium. Si può trovare soprattutto nei cereali, nel caffè, nella frutta secca e nel vino anche se le quantità ammesse sono regolamentate.

Secondo quanto previsto dalla normativa europea,

“su richiesta della Commissione, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha adottato, in data 4 aprile 2006 un parere scientifico aggiornato sull’ocratossina A negli alimenti alla luce di nuovi dati scientifici e ha stabilito una dose settimanale tollerabile (TWI — tolerable weekly intake) pari a 120 ng/kg di peso corporeo”.

La quantità presente nel caffè dunque è considerata rischiosa, da qui il richiamo del prodotto. Il lotto ritirato è quello contraddistinto dal numero 2B/O4/2OL9 S, con peso 250 gr e data di scadenza 28-04-2019.

caffè richiamo

Il caffè è stato prodotto da Corsino Corsini Spa presso lo stabilimento di via del sembolino 62/64, a Badia al Pino (AR).

Ricordiamo che il biologico è controllato 3 volte più del convenzionale ed è per questo che eventuali problematiche vengono subito portate alla luce. In ogni caso, controllate il lotto e se coincide con quello ritirato, non consumatelo e riportatelo presso il punto vendita per ottenere un cambio o un rimborso.

LEGGI anche:

Francesca Mancuso

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook