Pesticidi nel piatto 2012: attenzione al multi residuo

Pesticidi nel piatto 2012. Legambiente presenta nella giornata di oggi, martedì 30 ottobre, il nuovo rapporto “Pesticidi nel piatto 2012”, che indaga sulla presenza dei residui delle sostanze chimiche impiegate in agricoltura sugli alimenti che portiamo sulle nostre tavole. Legambiente lancia così il proprio allarme relativo alla presenza di multi residuo nei cibi e agli effetti dello stesso sulla salute.

Legambiente ha presentato oggi, martedì 30 ottobre, il nuovo rapporto , che indaga sulla presenza dei residui delle sostanze chimiche impiegate in agricoltura sugli alimenti che portiamo ogni giorno sulle nostre tavole. Legambiente lancia così il proprio allarme relativo alla presenza di multi residuo nei cibi e agli effetti dello stesso sulla salute.

Non sarebbero infatti mai stati verificati gli effetti sinergici delle diverse sostanze sull’ambiente e sulla salute. Per quanto riguarda la situazione 2012, ortofrutta e vino risultano regolarmente contaminati. I campioni fuorilegge rimangono fermi allo 0,6%, così come rimangono stabili i campioni contaminati da un solo residuo, che si attestano alla percentuale del 18,3%. I campioni contaminati da più residui registrano un calo percentuale dell’1%, passando dal 18,5% del 2011 al 17,1% del 2012.

Il rapporto, relativo ai residui di fitofarmaci presenti negli alimenti è stato stilato sulla base dei dati forniti dagli uffici pubblici regionali competenti, dall’Arpa e dalle Asl. Le percentuali ricavate da tali dati offrono a prima vista un resoconto rassicurante, secondo cui la presenza di campioni contaminati da pesticidi apparirebbe stabile o in leggero calo.

È necessario tenere conto però, come sottolineato da Legambiente, dell’incremento del numero di sostanze chimiche diverse presenti contemporaneamente in uno stesso campione. Ciò può avere luogo in quanto risulta al momento assente una regolamentazione apposita riguardante l’impiego simultaneo di più principi attivi e la rintracciabilità di diverse sostanze chimiche su di uno stesso prodotto alimentare.

La legge relativa ai residui di fitofarmaci sugli alimenti si basa al momento sui singoli residui e non tiene conto della presenza del multi residuo, cioè del quantitativo di residui differenti tra loro che possono essere presenti su di uno stesso alimento. Come affermato dal presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, tra i campioni analizzati vi sono numerosi casi di prodotti ortofrutticoli e derivati contaminati da 7, 8 e addirittura 9 principi attivi differenti, in un composto che nessuno ha mai studiato e analizzato e che potenzialmente potrebbe essere molto dannoso per la salute dei consumatori e per l’ambiente.

pesticidi nel piatto legambiente

La presenza di multi residuo ha interessato soprattutto i campioni di vino, di uva e di mele provenienti da regioni come il Friuli Venezia Giulia o dalla Provincia di Bolzano. In Friuli il vino è risultato il prodotto maggiormente interessato dalla presenza di multi residuo. In Emilia Romagna è stata registrata la presenza di più di 5 sostanze diverse in campioni di ciliegie e di albicocche. In Veneto è stata rilevata la presenza di sostanze chimiche non più autorizzate, in quanto ormai fuorilegge, che interessavano un campione di insalata, fragole e pisellini primavera.

Tra le sostanze maggiormente individuate come contaminanti vi sono il clorpirifos, un insetticida riconosciuto da numerosi studi scientifici come interferente endocrino con spiccata attività neurotossica, il captano, fungicida riconosciuto dall’Epa come possibile cancerogeno e il Fosmet, un insetticida fosforganico dal notevole impatto ambientale e particolare tossicità riscontrata a danno delle api. Di qui l’importanza di preferire prodotti biologici per porsi al riparo dai residui di sostanze potenzialmente pericolose presenti sui prodotti agro-alimentari.

Marta Albè

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