Nutrinform Battery: sulle etichette arriva il nuovo logo nutrizionale “a batteria”, impariamo a leggerlo

Firmato il decreto che introduce il Nutrinform Battery, logo facoltativo. In etichetta il contenuto di energia, grassi, zuccheri e sale

Presto potremmo vedere sulle confezioni dei prodotti alimentari del nostro paese una nuova etichetta. Si tratta del NutrInform Battery che intende rendere più chiare e facilmente leggibili le informazioni nutrizionali.

La ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova ha firmato il decreto che introduce il nuovo logo nutrizionale fronte-pacco che però per le aziende è del tutto facoltativo. Si tratta del NutrInform Battery.

Ad annunciare la novità è la stessa Ministra Bellanova specificando che si tratta di un’alternativa al Nutriscore (francese) “ma è di gran lunga migliore. Non è penalizzante, non dà patenti di buono o cattivo: informa”.

Lo scopo della nuova etichetta sarà infatti principalmente quello di informare meglio e in maniera più diretta e semplice i consumatori che, sempre più attenti a ciò che acquistano, potranno scegliere con maggiore consapevolezza dopo aver letto le specifiche nutrizionali sulla parte frontale della confezione.

Come si legge sul sito Nutriform Battery:

La proposta di questa etichettatura non va a sostituire la classica etichetta nutrizionale sul retro del pacco che indica le percentuali di energia e nutrienti presenti in ogni singolo prodotto alimentare e tantomeno l’elenco degli ingredienti presenti (obbligatori per legge). L’etichetta nutrizionale fronte pacco Nutrinform Battery nasce dall’esigenza di trovare un metodo per contrastare le patologie legate allo stile di vita e all’alimentazione come l’obesità. Intervenire sui prodotti alimentari per indurre le persone a cambiare le proprie abitudini a tavola può essere una strategia vincente”.

Come funziona e come si legge

In effetti leggere la nuova etichetta frontale è abbastanza semplice, come potete vedere dalla seguente infografica.

@ nutrinformbattery.it

Si è scelto di valutare ogni singola porzione dell’alimento e i diversi box contengono l’indicazione quantitativa del contenuto di energia (espresso sia in Joule che in Calorie), grassi, grassi saturi, zuccheri e sale (espressi in grammi).

All’interno del simbolo “batteria” è indicata la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione di quell’alimento rispetto alla quantità giornaliera di assunzione raccomandata (per un adulto del peso di 70 chili).

La batteria in pratica aiuta a capire visivamente quanto quell’alimento incide sul consumo di un singolo nutriente, la somma di ciò che si mangia durante il giorno va a “riempire” la carica della batteria.

Un aiuto insomma che dovrebbe servire a non superare la quantità di assunzione giornaliera raccomandata.

Gli alimenti in cui NON troveremo il Nutriform Battery

Alcuni alimenti non vedranno apposta l’etichetta NutrInform Battery. Come si legge sul sito del ministero delle Politiche Agricole si tratta di:

  • alimenti confezionati in imballaggi o in recipienti la cui superficie maggiore misura meno di 25 cm²
  • i prodotti DOPIGP e STG di cui al regolamento (UE) n. 1151/2012 in ragione del rischio che l’apposizione di ulteriori loghi impedisca al consumatore di riconoscere il marchio di qualità.

Esclusi dunque, tra gli altri prodotti Dop, alimenti di uso molto comune come il Parmigiano Reggiano e il prosciutto di Parma.

Ora il decreto attende la firma del ministro dello Sviluppo economico e di quello della Salute prima di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. A quel punto le aziende potranno scegliere o meno di utilizzarlo.

Fonte: Ministero delle Politiche Agricole / NutrInformBattery/ Facebook

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