Noci e arachidi: mezza manciata al giorno per ridurre il rischio di ammalarsi

Noci, arachidi e tutta la frutta a guscio in generale (salvo casi di allergia) è un vero e proprio toccasana per la salute. Da tempo l’assunzione di frutta a guscio era stata associata con un rischio di mortalità più basso, ma pochi studi fino a questo momento avevano indagato il rapporto tra consumo di frutta a guscio e riduzione del rischio cardiovascolare.

Noci, mandorle, arachidi e tutta la frutta a guscio in generale (salvo casi di allergia) è un vero e proprio toccasana per la salute. Da tempo l’assunzione di frutta a guscio era stata associata con un rischio di mortalità più basso, ma pochi studi fino a questo momento avevano indagato il rapporto tra consumo di frutta a guscio e riduzione del rischio cardiovascolare e di altre gravi malattie.

Basta mangiare una piccola manciata di frutta secca al giorno per vivere più a lungo. Lo studio in questione è stato pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Epidemiology. Viene considerato come uno studio completo e significativo rispetto alle ricerche condotte fino ad ora.

La nuova ricerca è stata realizzata all’interno del Cohort Study, che è in corso nei Paesi Bassi dal 1986 e che coinvolge 120 mila persone tra uomini e donne olandesi. Gli autori dello studio hanno concluso che gli uomini e le donne che mangiano almeno 10-15 grammi di noci o arachidi al giorno – circa mezza manciata – hanno una riduzione evidente del rischio di morte per alcune gravi malattie rispetto alle persone che non consumano né frutta a guscio né arachidi. Nello studio, come nella vita quotidiana, le arachidi vengono considerate tra la frutta a guscio, anche se dal punto di vista botanico sono imparentate con i legumi.

Il rischio di mortalità si riduce per quanto riguarda le malattie respiratorie, le malattie degenerative, il diabete, il cancro e le malattie cardiovascolari. Le arachidi proteggono la salute come le noci, ma il burro di arachidi industriale (che spesso ha ingredienti aggiuntivi come oli vegetali, sale e acidi grassi) non dà lo stesso effetto.

Studi precedenti condotti negli Usa e in Asia avevano mostrato un’associazione tra consumo di noci e arachidi e minor rischio di malattie cardiovascolari, ma il nuovo studio è considerato sorprendente soprattutto per l’aspetto legato alla riduzione del rischio di cancro e di diabete, tra le malattie più preoccupanti del nostro tempo.

Il merito sarebbe tutto dei grassi polinsaturi, delle vitamine, degli antiossidanti e dei composti bioattivi presenti nella frutta a guscio, sostanze in grado di ridurre il rischio di ammalarsi. E 15 grammi di frutta a guscio al giorno apportano meno di 100 calorie, dunque non è un problema inserirle come spuntino nel corso delle nostre giornate.

Marta Albè

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