A Natale qualche sgarro è concesso (a patto di mangiare bene tutto il resto dell’anno). Parola di Franco Berrino

In prossimità del Natale, Franco Berrino torna a dispensare consigli alimentari ricordandoci come il problema non siano gli sgarri che si fanno durante le festività ma quello che mettiamo in tavola tutti i giorni.

In prossimità del Natale, Franco Berrino torna a dispensare consigli alimentari ricordandoci come il problema non siano gli sgarri che si fanno durante le festività ma quello che mettiamo in tavola tutti i giorni.

Ormai lo conosciamo più o meno tutti: Franco Berrino, professore specializzato in Anatomia patologica che per quarant’anni è stato impegnato con grande successo in attività e ricerca all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, puntando gran parte del suo lavoro sulla corretta alimentazione di persone sane e malati.

Il famoso detto “non si ingrassa da Natale a Capodanno ma da Capodanno a Natale” probabilmente sarebbe modificato dal famoso medico in “non ci si ammala mangiando da Natale a Capodanno ma da Capodanno a Natale“. Berrino ha infatti dichiarato il suo nulla osta a qualche piccolo sgarro natalizio, fatto però con criterio e limitando il più possibile i danni:

“Una volta l’anno si può anche mangiare il cotechino con le lenticchie o il panettone. Certo nel primo caso sarebbe meglio sceglierne uno che non sia stato trattato con i nitriti, perché aumentano il potere cancerogeno. Ed anche per il panettone o il pandoro è meglio controllare le etichette e preferire prodotti artigianali con farina di manitoba, uvetta sultanina e lievito madre”.

Quindi anche in questo caso il consiglio è quello di scegliere il massimo della qualità, prediligendo i cibi con una minor lista di ingredienti possibili, meglio poi se artigianali, biologici o addirittura fatti in casa (qui la nostra ricetta di pandoro e panettone).

Il problema di fondo è indubbiamente, secondo Berrino, che gli italiani mangiano male in tutto il resto dell’anno e ciò è dovuto anche al fatto che le industrie alimentari hanno modificato abitudini e cibi facendoli diventare sempre meno naturali e più artificiali.

Un problema molto grosso è quello che riguarda gli acidi grassi trans (particolarmente dannosi per la nostra salute) contenuti in snack industriali, dolci, alcune barrette di cioccolata e altro.

Conseguenza del consumo esagerato di questi cibi raffinati e con ingredienti dannosi? Degli intestini squilibrati (una persona su 3 avrebbe problemi a questo organo tanto importante) e l’aumento di malattie autoimmuni.

Cosa mangiare secondo Franco Berrino

Nell’ultimo libro pubblicato da Berrino ‘Medicina da mangiare‘ (#linkaffiliazione) edito da Franco Angeli, il dottore ci offre una guida pratica su cosa mangiare e cosa evitare ricordandoci anche che:

“Non ci sono cibi salvavita, ci sono stili alimentari salvavita. La dieta Mediterranea, ad esempio, o le diete tradizionali di alcuni popoli orientali. Numerosi studi hanno mostrato che più la dieta si avvicina a come si mangiava nell’Italia e nella Spagna del sud e in Grecia a metà del ‘900, meno ci si ammala di diabete, di infarto, di ictus cerebrale, di cancro, di malattie neurodegenerative, le malattie più frequenti del mondo occidentale”.

In questo libro si dà poi un aiuto concreto ai lettori grazie ad alcune ricette (circa 130) ispirate alla dieta Mediterranea e alla filosofia macrobiotica, utili anche per chi è ammalato. Alcune di esse, infatti, sono abbinate a specifiche patologie, ciò significa che sono consigliate ad esempio a chi è malato di cancro e dovrebbe dunque ridurre il consumo di zuccheri e sale prediligendo alimenti non raffinati e provenienti dal mondo vegetale.

Come al solito Berrino ci indica la strada più corretta per stare in salute evitando di sovraccaricare il nostro organismo con cibi tossici ma fornendogli invece il giusto carburante per “autoguarirsi”.

Insomma a Natale lo sgarro ci sta. Ricordiamoci però di mangiare sano e il più possibile integrale e naturale in tutto il resto dell’anno.

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Francesca Biagioli

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