Menopausa: può essere ritardata con una dieta ricca di legumi e omega 3

Menopausa: se i carboidrati accelerano l’entrata in menopausa, una dieta ricca di pesce e omega 3, invece, la ritarderebbe.

Una nuova ricerca ha sottolineato come anche l’alimentazione sia fondamentale per l’arrivo della menopausa: se i carboidrati accelerano l’entrata in menopausa, una dieta ricca di pesce e omega 3, invece, la ritarderebbe.

Menopausa: avreste mai pensato che il suo arrivo possa dipendere anche dalla dieta e dall’alimentazione? Se, infatti, pare che i carboidrati accelerino l’entrata in menopausa, una dieta ricca di pesce e omega 3, invece, la ritarderebbe. Non è quindi solo questione di ovaie: il periodo della vita in cui la donna smette di essere fertile potrebbe giungere anche come conseguenza di ciè che si mangia.

A sostenerlo sono alcuni ricercatori inglesi che hanno esaminato per la prima volta i possibili effetti della dieta sull’età della menopausa, confermando che le donne che mangiano cibi come pesce grasso o legumi freschi vanno in menopausa più tardi rispetto a coloro che consumano per la maggior parte carboidrati raffinati, come pasta e riso.

Per la ricerca sono state analizzate oltre 14 mila donne residenti in Gran Bretagna, rientranti nello studio dello UK Women Cohort Study.

Di tutte sono state inoltre acquisite informazioni sulla propria salute riproduttiva e a tutte è stato chiesto di compilare un questionario dietetico. Dopo 4 anni, una ulteriore indagine basata su un secondo questionario ha valutato la composizione della dieta delle donne che nel frattempo erano andate in menopausa.

Ebbene, da qui è emerso che l’assunzione di grosse quantità di legumi e di pesce ricco di omega 3 poteva associarsi a un inizio di menopausa ritardato di almeno tre anni rispetto alla media. Di contro, nelle donne che facevano largo uso di carboidrati raffinati, l’età di comparsa della menopausa era anticipata di circa 1,5 anni rispetto alla media nazionale.

Di fatto, oltre 900 donne di età compresa tra i 40 e i 65 anni risultavano essere andate in menopausa fisiologica (intesa come assenza dei cicli mestruali per almeno 12 mesi consecutivi, non per problemi oncologici, farmaci o interventi chirurgici) tra la prima e la seconda indagine.

“L’età di comparsa della menopausa – dice Janet Cade, Professoressa di Epidemiologia Nutritiva e Salute Pubblica presso la School of Food Science and Nutrition di Leeds – ha serie implicazioni sulla salute di alcune donne. Chiarire come la dieta possa influenzare l’età di comparsa della menopausa potrebbe risultare di grande beneficio per le donne a rischio o per quelle con un’anamnesi familiare positiva per alcune complicanze legate alla menopausa”.

Se, infatti, da un lato si tende ad associare una menopausa precoce a una ridotta densità ossea e a un aumento del rischio di patologie cardiovascolari, dall’altro una menopausa “tardiva” può collegarsi a un aumentato rischio di tumore della mammella, dell’ovaio e dell’endometrio. Un’analisi, quindi, non solo di vari fattori come la genetica o lo stile di vita, ma anche di ciò che si mangia, potrebbe far scongiurare parecchi problemi una volta che la menopausa è ormai arrivata.

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