Dopo l’infarto una dieta sana ti salva la vita

Infarto, dieta sana. La cattiva alimentazione è una delle principali cause delle malattie del benessere. come agire per prevenirle e quando i loro sintomi si sono purtroppo già manifestati?. Nel caso dell'infarto, modificare in meglio la propria alimentazione può salvare la vita. Cambiare abitudini a tavola può ridurre il rischio di morte, dopo un infarto, del 40%.

La cattiva alimentazione è una delle principali cause delle malattie del benessere. come agire per prevenirle e quando i loro sintomi si sono purtroppo già manifestati? Nel caso dell’infarto, modificare in meglio la propria alimentazione può salvare la vita. Cambiare abitudini a tavola può ridurre il rischio di morte, dopo un infarto, del 40%.

Ad affermarlo è un nuovo studio che è stato condotto su di un gruppo formato da 4000 persone, tra uomini e donne che avevano subito un infarto. Lo studio si è svolto presso la Harvard School of Public Health, negli Stati Uniti, e ha visto la propria pubblicazione ufficiale sulla rivista Jama Internal Medicine.

I ricercatori hanno suddiviso i partecipanti allo studio in gruppi differenti, a seconda delle scelte alimentari effettuate dopo l’infarto. Nel corso dello studio, gli esperti hanno assistito ad oltre 1000 casi di decesso tra i volontari, che si sono verificati anche per cause cardiovascolari. È emerso che le condizioni peggiori di salute e l’incremento del rischio di morte riguardavano soprattutto coloro che non avevano modificato la propria alimentazione verso scelte più sane dopo l’infarto.

Il rischio di morte era risultato ridotto dal 30 al 40 per cento per quei pazienti che avevano adottato un’alimentazione più sana e bilanciata, che è stata descritta come simile alla dieta mediterranea, per quanto riguarda gli ingredienti che la componevano. Secondo gli esperti, prendersi cura di sé attraverso scelte alimentari corrette permette di ottenere benefici maggiori anche rispetto ad interventi che prevedano la somministrazione di farmaci, prescritti, ad esempio, per abbassare il colesterolo.

Si tratta dunque di una ulteriore riprova di come il nostro stato di salute possa essere strettamente legato alle scelte alimentari e di come ciò che mangiamo possa renderci più sani e permetterci di vivere più a lungo. Chi è stato colpito da infarto, potrebbe migliorare la propria qualità della vita proprio grazie alla scelta di un’alimentazione più salutare. Ora che ne abbiamo la conferma, la speranza è che i pazienti riescano ad impegnarsi al meglio per modificare in positivo le proprie vecchie abitudini.

Marta Albè

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