La sporca dozzina 2019: la frutta e verdura più contaminata da pesticidi (e la più pulita)

Quali sono i cibi più contaminati dai pesticidi? Anche se ormai sembra impossibile o quantomeno difficile trovare frutta e verdura completamente privi di queste sostanze, ve ne sono alcune che ne contengono quantità maggiori

Quali sono i cibi più contaminati dai pesticidi? Anche se ormai sembra impossibile o quantomeno difficile trovare frutta e verdura completamente privi di queste sostanze, ve ne sono alcune che ne contengono quantità maggiori.

A tenerne traccia è l’Environmental Working Group (EWG) che ogni anno rilascia la Shopper’s Guide to Pesticides in Produce, un’analisi che prende in esame i prodotti del Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti.

Il risultato è la Dirty Dozen 2019, la cosiddetta Sporca Dozzina, in cui troviamo i vegetali che contengono più pesticidi. Soprattutto in questo caso, l’EWG raccomanda di acquistarli biologici. Fragole e spinaci, anno dopo anno, confermano di essere i peggiori in questo senso.

Ad accompagnare la guida è anche la Clean Fifteen, la lista dei 15 cibi (frutta e verdura) che contengono la minor concentrazione di pesticidi e che secondo l’EWG sono gli alimenti più sicuri da acquistare convenzionalmente.

Come spiega l’EWG, quando raccolgono i dati per la Guida, i ricercatori lavano e/o sbucciano i prodotti prima di testarli, allo stesso modo in cui lo farebbe un consumatore prima di mangiarli. Quindi, anche se è importante lavare frutta e verdura, è pur vero che ciò non basta a rimuovere tutte le tracce di pesticidi. Gli alimenti inclusi nella “sporca dozzina” sono quelli con il maggior numero di residui di pesticidi dopo essere stati lavati e sbucciati.

Quasi il 70% dei prodotti venduti negli Stati Uniti contiene residui di pesticidi, secondo EWG. Le notizie più inquietanti emerse dal test rivelano che oltre il 92% dei campioni di cavolo presentava due o più residui di pesticidi e un singolo campione ne conteneva addirittura 18 divers. Il pesticida rilevato più frequentemente, che si trova su quasi il 60% dei campioni di cavolo, era il Dacthal, o DCPA, classificato dall’agenzia di protezione ambientale dal 1995 come possibile cancerogeno per l’uomo e vietato in Europa dal 2009. Nel complesso, l’USDA ha trovato 225 diversi pesticidi.

Uno studio del 2013, pubblicato sul National Center for Biotechnology Information, ha osservato che:

“Esiste un’enorme quantità di prove sulla relazione tra esposizione a pesticidi ed elevata percentuale di malattie croniche come diversi tipi di cancro, diabete, disordini neurodegenerativi come il Parkinson, l’Alzheimer e sclerosi laterale amiotrofica (SLA), difetti alla nascita e disturbi riproduttivi”.

Dall’altra parte, una ricerca francese pubblicata a dicembre su JAMA Internal Medicine, la rivista dell’American Medical Association, ha rilevato che tra quasi 69.000 partecipanti, quelli che consumavano più alimenti biologici avevano il 25% di tumori in meno rispetto agli altri.

Oggi il problema, di cui si parla tanto anche in Italia, è la contemporanea presenza di più pesticidi in un unico alimento. Per questo occorre preferire gli alimenti realmente biologici, in attesa che la legge possa tutelarli.

Qui di seguito le due classifiche dell’EWG.

Dirty Dozen 2019:

  1. Fragole
  2. Spinaci
  3. cavolo
  4. nettarine
  5. Mele
  6. Uva
  7. Pesche
  8. ciliegie
  9. Pere
  10. Pomodori
  11. Sedano
  12. Patate
dirty dozen 2019

Clean Fifteen 2019

  1. Avocado
  2. Mais dolce
  3. Ananas
  4. Piselli dolci surgelati
  5. Cipolle
  6. Papaya
  7. Melanzane
  8. Asparagi
  9. Kiwi
  10. cavoli
  11. Cavolfiore
  12. cantalupi
  13. broccoli
  14. Funghi
  15. Meloni di melata
cleen fift 2019

Per leggere la classifica completa clicca qui

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Francesca Mancuso

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