Clonazione animale, un business in crescita (nonostante i costi esorbitanti e i dubbi sull’etica)

Sempre più persone benestanti si rivolgono alla scienza per far clonare il proprio amato animale a quattro zampe, finanziando un business da capogiro che si impone come felice scelta di élite. I suoi costi sono infatti esorbitanti e l'intero processo, oltre ad essere non etico, lede alle adozioni

Negli Stati Uniti l’epidemia di Covid-19 e la crisi non sembra aver ostacolato per nulla alcune attività come quella di clonare il proprio animale da compagnia, un fenomeno che purtroppo è in costante aumento oltreoceano. Sono sempre di più le famiglie che optano per la clonazione animale, pagando dei costi proibitivi per la maggior parte degli abitanti della Terra, pur di avere una esatta copia del proprio animaletto.

50.000 dollari per la clonazione di un cane, 30.000 per un gatto, 85.000 per un cavallo e 1.600 dollari qualora si volessero far conservare i geni del proprio animale, per farlo clonare successivamente. Questo il tariffario di ViaGen Pets, la più famosa agenzia di clonazione d’America, con sede in Texas, alla quale si sono rivolte personalità famose come Barbara Streisand o privati, ordinando il proprio clone.

L’agenzia propone infatti ai suoi clienti diverse soluzioni per avere una copia geneticamente identica dell’animale che intendono far clonare e le richieste pervenute sembrano proprio non mancare, anzi sono incrementate poiché la domanda c’è.

Stiamo clonando sempre più animali domestici ogni anno, da quando abbiamo iniziato la domanda è cresciuta. Abbiamo cuccioli che nascono ogni settimana. Non facciamo molta pubblicità, la maggior parte delle persone viene da noi tramite il passaparola”

ha affermato Melain Rodriguez, responsabile del servizio clienti di ViaGen Pets.

In cosa consiste il processo di clonazione?

Il processo di clonazione comporta per prima cosa il prelievo di un campione di tessuto per conservare i geni dell’animale che verrà clonato. Esistono molte tecniche, ma la più comune prevede il trasferimento del nucleo di cellule somatiche.

Come spiega l’EFSA, si sostituisce il nucleo di un ovulo non fecondato con il nucleo di una cellula del corpo di un animale per ottenere così un embrione che viene successivamente impiantato nel grembo di madre-surrogato che partorirà poi il clone.

Il business della clonazione animale è stato preso d’assalto da tantissime organizzazioni animaliste, tra cui la Peta, che l’ha definito

uno spettacolo horror: uno spreco di vite, tempo e denaro”

sottolineando che, pur comprendendo l’immenso dolore che i proprietari provano per la perdita di un loro animale, non vi sono motivazioni valide che possano giustificare una pratica di laboratorio innaturale messa in atto per volere dell’essere umano.

Al contrario di quanto si possa pensare, la clonazione lede al benessere animale e alla sua etica, se si considerano non solo le sofferenze che gli esperimenti implicano, ma i tanti cani madre-surrogato impiegati dalle agenzie che devono portare avanti una gravidanza artificiale per produrre cloni su ordinazione.

Un altro aspetto da non sottovalutare è inoltre l’impatto del business della clonazione sulle adozioni che vengono conseguentemente frenate, togliendo alle tante anime che attendono una famiglia nei rifugi la possibilità di venir adottati.

Fonte: BBC

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